Qualche anno fa il compianto avvocato Walter Mazzitti, prematuramente scomparso, dipingeva
Teramo come una “città perduta”, affermando che “quando in una città non c’è più nulla la
responsabilità è di chi gestisce”.
Nonostante il comprensibile scoramento dovuto alle circostanze, Mazzitti – senza mai demordere –
ha redatto un particolareggiato e ambizioso progetto, denominato “Parco Archeologico Urbano” della
città di Teramo, consegnandolo prima al nostro Gruppo consiliare e poi al Sindaco in carica (con
ripetute interlocuzioni negli anni 2018, 2019 e 2020), nella speranza di offrire un paio di ali allo
sviluppo del Capoluogo.
Nelle sue parole tale proposta “delinea il percorso per la realizzazione di un grande e innovativo
progetto di riqualificazione e valorizzazione a fini turistici dell’ambito urbano ed extraurbano di
Teramo, che completerà (attraverso nuove indagini archeologiche), integrerà e rafforzerà il
potenziale già disponibile e assumerà proporzioni oggi inimmaginabili”.
Il Sindaco si disse molto interessato a perseguirne la strada dell’adozione e attuazione, condividendo
una visione di futuro della città che significherebbe perseguire un preciso percorso di sviluppo e di
vocazione culturale e turistica.
Confidando nelle buone intenzioni del Primo cittadino, abbiamo sempre tenuto accesa la fiammella
della speranza, presentando fiduciosi al Consiglio Comunale una specifica mozione che sposasse il
progetto dell’avvocato Mazzitti e fungesse da innesco per l’avvio di una intensa stagione di rilancio
della città di Teramo, fondata sulla vocazione culturale e turistica che è insita nell’immenso
patrimonio storico e artistico che ci è pervenuto da molti millenni di storia cittadina.
Peraltro il concretizzarsi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con i 209 miliardi di euro
collegati e finalizzati al rilancio dell’economia, appare oggi come un’occasione unica e irripetibile
per indirizzare lo sviluppo cittadino in tale direzione.
Purtroppo però, nella seduta di ieri, la maggioranza del Sindaco D’Alberto ha inteso umiliare nel
peggiore dei modi la memoria dell’avvocato Mazzitti: da un lato ha votato contro la mozione,
bocciando senza appello il progetto di “Parco Archeologico Urbano” della città di Teramo; dall’altro
lato sia il Sindaco che l’Assessore alla Cultura hanno ritenuto di assentarsi proprio durante la
discussione, con ciò dimostrando anche di non avere il coraggio di ammettere esplicitamente che il
progetto non rientra nei piani di questa Amministrazione.
È desolante avere a che fare con un simile basso livello politico, incapace persino di confrontarsi e di
esprimere le proprie ragioni, quali che fossero, di contrarietà alla visione di sviluppo che è stata
studiata e cesellata dal compianto Mazzitti, dall’alto della sua esperienza, della sua cultura e della sua
conoscenza del tessuto storico locale.
Una pagina brutta e triste per Teramo che deve essere fissata nella memoria collettiva, affinché i
cittadini sappiano che chi oggi li amministra snobba prospettive precise di sviluppo, senza
contestualmente proporne di altre o di diverse.
Per quanto ci riguarda, il progetto di Mazzitti resta validissimo e lungimirante, ragione per la quale
lo conserveremo con cura per riproporlo puntualmente fra 19 mesi, all’attenzione del nuovo Sindaco
e del nuovo Consiglio comunale, i quali siamo certi saranno più aperti alle prospettive di rilancio
della nostra amata città.
Il Consigliere Comunale di Italia Viva Teramo
Giovanni LUZII