• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

BobdylanMultitudes

Quello che si sta verificando in questi giorni negli Stati Uniti, dalla provincia alla metropoli - citando non a caso e in qualche modo il primo romanzo di Jack Kerouac (1922 - 1969), sono le tappe di un evento senza precedenti, per passione e fragilità, che commuove.

Bob Dylan, riprendendo il suo ininterrotto - almeno idealmente - tour iniziato nel 1963, non teme di mostrarsi invecchiato e fragile.

Molti potrebbero chiedersi: "Ma chi glielo fa fare alla sua età?"

Chi si chiedesse questo, però, evidentemente non saprebbe che per i musicisti americani - che dalle rive del Mississippi ci hanno portato la musica più vera di sempre - la musica è tale solo se suonata dal vivo, e che Dylan è nel pieno della tradizione musicale americana, che ha rinnovato fino a farla incidere significativamente sulle nuove generazioni, sulla società, portandola così nel futuro.

E nel futuro di un uomo c'è la vecchiaia, che va mostrata senza spavento seppure nella sua fragilità, e con passione, proprio come sta facendo il menestrello di Duluth, Minnesota.

In "I Contain Multitudes" - pezzo che Dylan divulgò gratuitamente in rete il 17 aprile 2020 per confortare i suoi ammiratori afflitti dal Covid-19, vale a dire l'intera umanità -, riprendendo la Lezione di Walt Whitman (1819 - 1892), canta la sua vita e come si sia fatta di molte altre vite; vite che lo spingono ancora, seppure traballante sulle gambe, a salire su un palco a suonare le sue canzoni, che è la cosa che più gli piace fare al mondo: cantare le sue canzoni a chi sta lì ad ascoltarle, che per lui quelle persone valgono molto più di un Nobel.

MASSIMO RIDOLFI

 

Link: I Contain Multitudes, Bob Dylan, Live, Chicago, 2021: https://youtu.be/m1rvxsTVm1A

 

#Multitudes
#MassimoRidolfi
#BobDylan
#IContainMultitudes
#Chicago