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GiustiziaAd ottobre era saltato il patteggiamento per Simone Bonci, ex geometra del Comune di Ancona, accusato di corruzione aggravata nell'inchiesta della Squadra Mobile "Ghost jobs". Oggi il gup di Ancona Francesca De Palma ha condannato l'ex dipendente comunale, con rito abbreviato, a due anni e mezzo di reclusione: nell'indagine, che era culminata nel novembre 2018 anche in
arresti, Bonci è accusato di aver pilotato appalti di lavori pubblici a ditte amiche e aver facilitato il pagamento alle stesse di lavori mai eseguiti o in parte fatti in cambio di varie utilità come cellulari, telecamere, un portone blindato e lavori edili per un bagno. I reati contestati al geometra sono corruzione aggravata e istigazione alla corruzione.

Davanti al gup hanno patteggiato per corruzione a un anno e 10 mesi, pena sospesa, due dei 5 imprenditori edili accusati di aver fatto affari illeciti con Bonci: Marco Duca di Cupramontana e Carlo Palumbi di Teramo; gli altri tre, Moreno Ficola di Porto Recanati, Tarcisio Molini di Cingoli e Francesco Tittarelli di Ancona compariranno davanti al collegio penale il 7 dicembre del prossimo anno. "Una sentenza equa rispetto alla situazione, visto che gli e' stata anche riconosciuta l'attenuante speciale per la collaborazione con la procura in materia di reati contro la pubblica amministrazione", hanno commentato i difensori di Bonci, gli avvocati Lorenza Marasca e Riccardo Leonardi. Secondo quanto e' emerso nel corso dell'inchiesta, il dipendente del comune di Ancona avrebbe favorito alcuni costruttori amici, ai quali sono stati affidatic lavori pubblici - per la procura mai eseguiti o non completati -cin cambio di regali hi-tech e piccole opere edili a casacpropria. Il blitz, di polizia e municipale di Ancona, era
scattato il 7 novembre 2019 e nell'inchiesta erano state coinvolte e poi scagionate altre 30 persone, per abuso di
ufficio, tra le quali 4 assessori, dirigenti e impiegati del comune di Ancona.