Ieri l'unico spazio occupato in questa provincia è stato sgomberato, togliendo qualcosa ad ognuno di noi.
Il Campetto non era solo uno spazio occupato ma rappresentava la speranza.
La speranza di vedere uno spazio di libertà e di condivisione, di autogestione e di autorganizzazione, vera e dal basso.
La speranza di una zona franca, libera dalla repressione.
Quella repressione che ieri con ruspe, sbirri e crumiri vari, è venuta a buttare giù le porte di Via dello Splendore.
Quella repressione che ha agito in nome della legalità, che spesso non coincide con la giustizia sociale e con la libertà!
La stessa legalità che lascia morire migranti in mare, mentre al Campetto occupato si raccoglievano fondi e beni per i rifugiati!
La stessa legalità che lascia le persone senza un tetto, mentre al campetto occupato un tetto c'era per chiunque!
La stessa legalità che lascia sfruttare i lavoratori, mentre il Campetto Occupato è sempre stato in prima linea al loro fianco!
Noi saremo sempre al fianco dei compagni e delle compagne del Campetto Occupato a lottare contro questa legalità in nome della libertà e della giustizia sociale!
Sappiano lor signori che quella libertà noi continueremo a coltivarla tutti i giorni nei nostri cuori. Ed è per questo che quella speranza non la perderemo mai. Perché noi sogniamo la libertà. Le nostre idee non moriranno mai.
Ancora di più oggi al fianco dei nostri compagni e delle nostre compagne del campetto occupato.
LE IDEE NON SI SGOMBERANO!
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