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MARCO FINORIA scoprire le carte a Marco Finori, l'imprenditore marchigiano (nella foto)  e gestore degli impianti ai Prati di Tivoi ci ha pensato, oggi, sulle pagine del Messaggero: Stefano Ardito che ha intervistato sia il Sindaco di Pietracamela Antonio Villani che lo stesso Finori, gestore degli impianti. Ed ha scoperto davvero le carte a Finori perchè, si legge nell'articolo in risposta ad Ardito, da parte di Finori: «Gli impianti sono rimasti chiusi per 16 mesi, ma noi abbiamo continuato a pagare regolarmente i quattro dipendenti». «La manutenzione dev'essere fatta prima che arrivi la neve - ha detto l'imprenditore marchigiano Finori - tentare di farla adesso a passo di carica, per aprire a fine gennaio quando la stagione sta per terminare, significa rischiare di buttare via almeno 130.000 euro. Non me lo posso permettere». Gli risponde Villani: «Siamo basiti, delusi e arrabbiati. Non riesco a capire se si tratta solo di incompetenza, o se dietro c'è qualcosa di peggio, magari un piano per far funzionare gli impianti solamente in estate, quando la gestione e la manutenzione costano meno», ha ribadito Villani. Un sospetto questo che ai Prati di Tivo hanno avuto sempre tutti, perchè d'estate con la cabinovia si fanno incassi importanti tra i 200 e i 300 mila euro e pagano anche i cani (cinque euro con la cabinovia). E non è una battuta.

Oggi ci sarà un incontro in provincia ma con questi presupposti si puo' dire addio alla riapertura degli impianti che rimarranno chiusi anche quest'anno in maniera vergognosa per l'intera Regione ed il territorio teramano.