
Al gruppo, creato dall'avvocato e scrittore teramano Pietro Ferrari, hanno aderito diversi personaggi del mondo della cultura e della politica abruzzese, tra cui il Consigliere Regionale Vincenzo D'Incecco, l'editore Marco Solfanelli, il saggista Luigi Copertino, il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso l'avvocato Tommaso Navarra e il giornalista e storico abruzzese Cristiano Vignali.
Il gruppo, attraverso il suo portavoce, l'Avv. Pietro Ferrari già si sta muovendo fattivamente per il restauro della lapide dannunziana che riporta la prestigiosa frase del Vate d'Italia Gabriele D'Annunzio tratta da una Lettera che il Poeta Soldato inviò al Sindaco di Teramo nella quale espresse il suo amore alla città di Muzio Muzi e di Melchiorre Delfico:
"La ruina del Teatro di Interamnia testimonia romanamente l'antica grandezza"
A tal proposito, proprio in questi giorni in cui ricorre il 101esimo anniversario del "Natale di Sangue di Fiume", l'Avvocato Pietro Ferrari ha protocollato una richiesta al Comune di Teramo, indirizzata al Sindaco del capoluogo aprutino, per la lapide dannunziana: "Con la presente ed in occasione dello storico recupero del fiore all'occhiello della nostra città, intendo suggerire alla amministrazione presieduta dalle S.V. il restauro della lapide affissa sul muro del Teatro, oggi totalmente illeggibile"