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Il Pd e il Movimento Cinque stelle polemizzano infatti sulla nomina ad assessore della new entry in Consiglio comunale, Francesca Lucantoni, figlia del dirigente di dipartimento di Brucchi alla Asl. «Queste cose si vedono solo a Teramo - sostiene Manola Di Pasquale (Pd) - ovviamente non è un attacco alla persona, ad una giovane donna, di cui non metto in discussione le qualità, ma è una questione di principio e di opportunità. Il cittadino teramano potrebbe essere legittimato a pensare di contribuire, con i suoi soldi, a permettere al sindaco di farsi bello agli occhi del suo capo. Non si è mai visto nulla del genere, per questo chiediamo che il sindaco torni sui suoi passi, revocando la nomina ad assessore, perché è decisamente inopportuna, sia per lui che per la città». Polemiche anche su Marco Tancredi (che avrebbe già preso parte ad un incontro per parlare di cultura con una ex rappresentante della Fondazione Tercas e con sua cognata), fratello dell'onorevole Paolo, entrato in Giunta dopo l'esperienza da consigliere. Duro anche il commento del Movimento Cinque Stelle, che ha eletto due consiglieri. «La nomina di questi assessori è l'emblema di una classe politica allo sbando - afferma Fabio Berardini - . Sicuramente non si è tenuto conto né delle competenze né di qualsiasi altro criterio meritocratico». E poi l'affondo sulla Lucantoni. «A nostro parere è eticamente riprovevole che un sindaco nomini la figlia del proprio dirigente di dipartimento per un evidente conflitto di interessi». Anche il Movimento chiede dunque di rivedere i criteri per la scelta degli assessori e il dimezzamento delle indennità.