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Non c'è pace a Campo Fiera. Tra i corridoi dell'Izs continuano a soffiare vigorosi i venti di guerra. Una guerra che vede l'un contro l'altro armati il direttore generale Arnolfo e il consiglio di amministrazione. Una guerra combattuta a colpi di ricorsi e di controricorsi, di carte bollate e di verbali. Una guerra che ha anche mietuto la prima vittima, il direttore sanitario Giacomo Migliorati che, venerdì scorso, ha rassegnato le proprie dimissioni. Una decisione che è figlia di un clima divenuto impossibile, di una tensione sempre più palpabile e di un vero e proprio tentativo di paralizzare l'attività di Arnolfo messo in atto da poteri interni ed esterni all'Izs, retaggi forse di antiche prassi, eredità fastidiosa di un sistema che in passato non giovò alla serenità dell'Istituto. Così, proprio pochi giorni dopo la visita del neogovernatore D'Alfonso, che avrebbe in animo di agevolare l'attività di Arnolfo, anche intervenendo politicamente con la querelle (c'è chi parla di un possibile commissariamento), arriva come un fulmine a ciel sereno la decisione di Migliorati, che ha deciso di lasciare la guida di un settore delicatissimo dell'Izs. Adesso, bisognerà capire a chi giovi l'uscita di scena del direttore sanitario, così come vanno chiariti i ruoli e identificata la figura che, in questa situazione, potrebbe trarre il maggior lucro personale. A proposito di lucro...c'è anche una questione di soldi, tanti, in questa querelle di inizio estate. La racconteremo. Nell'attesa, cominciate ad appuntarvi i nomi dei componenti del cda...e cercate di scoprire chi li abbia nominati.Se non ci riuscite, nessun problema...ve lo diremo noi prestissimo. E cominceremo a raccontare un'altra storia. Che sa di nuovo, e d'antico. Antonio D'Amore