Tercas-Caripe / Il sindacato tuona: "Commissariamento inopportuno e rischioso. Andava fatto prima...."
Siamo molto preoccupati della situazione che si sta delineando nel gruppo Tercas con il commissariamento di Banca Caripe, deciso dal Ministero dell’Economia e Finanze (Mef) su proposta di Banca d’Italia, come previsto dall’art. 70, comma 1 lettera b) del T.U.B. e cioè “quando siano previste gravi perdite di patrimonio”. Per le segreterie provinciali Fisac Cgil di Teramo e Pescara per gli organi di coordinamento della Fisac Cgil del Gruppo Tercas, il commissariamento della Caripe "non era opportuno" per due motivi. Il primo: "Esso doveva, eventualmente, essere effettuato tempo prima poichè già il bilancio di Banca Caripe 2012 rilevava una forte erosione del patrimonio, facendo presagire gravi perdite. Secondo: "Attuato oggi, potrebbe portare ad un allungamento (se non ad un ripensamento) dell’intera operazione di salvataggio da parte della Banca Popolare di Bari". Prosegue il sindacato: "Da oltre due anni il commissario Sora, attraverso i suoi uomini di fiducia, dirige Tercas/Caripe, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ singolare che la Banca d’Italia, a differenza di quanto accade in casi analoghi, attribuisca, qui, poteri di “auto-commissariamento”". La Fisac Cgil di Teramo e Pescara chiosa con due pesantissimi interrogativi: "Chi pagherà le conseguenze di questa scelta scellerata (i lavoratori, i risparmiatori, il territorio…)? Perché il commissario rag. Sora nel corso dell’ultimo incontro con le organizzazioni del 9 giugno scorso ha prospettato un’imminente positiva conclusione, raccomandando silenzio sui dati di bilancio di Caripe?". E concludono: "L’Abruzzo ha bisogno di Tercas/Caripe, tutti hanno una grande responsabilità. La Fisac Cgil aveva visto giusto: nessuno dorma, è ora di svegliarsi.