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La Honda di Atessa ha annunciato l'uscita da Confindustria di Chieti in contrasto con le scelte politiche dell'associazione delle imprese. La notizia è stata comunicata oggi ai sindacati dalla stessa azienda. La Honda secondo fonti aziendali, non condividerebbe la scelta di Confindustria di Chieti per il rinnovo delle cariche in seno alla Camera di Commercio di Chieti dove la stessa Confindustria, che ha diritto di voto, sponsorizza la rielezione del presidente uscente Silvio Di Lorenzo, ex direttore dello stabilimento Honda di Atessa, nei confronti del quale, di altri ex dirigenti, l'azienda giapponese ha aperto un contenzioso giudiziario contestando la gestione per le forniture commissionate nel decennio scorso che si ritengono essere state per Honda fonte di consistenti danni patrimoniali. ''Siamo molto rammaricati della decisione - dice Nicola Manzi segretario provinciale della Ulm - di Chieti e Pescara, il quale a sua volta conferma l'annuncio ufficiale dato ai sindacati dalla Honda. Alla proprietà della Honda Italia abbiamo comunque chiesto di continuare a dare fiducia a tutti i dipendenti dello stabilimento di Atessa e del territorio e ci auguriamo che abbia adottato azioni concrete anche a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie che non possono pagare per eventuali comportamenti anomali di singole persone. Pur confermandoci l'azione giudiziaria contro ex manager, aggiunge Manzi, la Honda si è trincerato dietro il no comment, senza fornire ulteriori dettagli sulla natura delle azioni e l'ammontare dei danni. Sullo stabilimento Honda dopo lo tsunami della crisi e i ritardi delle forniture dall'Asia, arriva anche la mano della giustizia". honda-italia-la-fabbrica-di-atessa-ch_4-2