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Guerra all'Izs di Teramo, interviene con una nota Alfiero Di Giammartino, Segretario provinciale UILFPLL, che ieri ha diretto un'assemblea interna col personale dello Zooprofilattico. E' emerso il secco no ad ogni ipotesi eventuale di un commissariamento dell'Istituto. Ecco la nota ufficiale a firma del segretario:   La UILFPL esprime viva preoccupazione per la situazione venutasi a creare all’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, un’eccellenza del territorio che va tutelata e difesa da qualsiasi possibile forma di depauperamento e indebolimento. In quest’ottica la UILFPL ha tenuto nella giornata di ieri un’assemblea del personale dirigente dell’IZS aperta ad iscritti e non, nell’intento di conoscere in maniera più approfondita le criticità attuali e condividere una strategia comune. Dall’incontro è emerso che le preoccupazioni sono giustificate e condivise dal personale, che ha preso atto di uno  stato di conflittualità tra il Cda e la Direzione Generale dell’Ente, che ha raggiunto il suo apice  con la valutazione negativa di  quest’ultimo da parte del CDA.  Valutazione basata, a detta dei presenti, su considerazioni tecniche assolutamente non condivisibili. Dalla approfondita discussione è infatti emerso un pieno appoggio alle contro deduzioni formulate dalla direzione Generale e dai Dirigenti interessati. I presenti hanno esaminato esaustivamente le possibili soluzioni al momento di difficoltà che si è venuto a creare per l’Istituto. Hanno convenuto sulla necessità di evitare qualsivoglia forma di Commissariamento dell’Ente, sostenendo con forza la necessità di assicurare un periodo di  continuità alla attuale gestione, che deve garantire tutti i passaggi dovuti ,al fine di giungere in tempi contenuti ad un recepimento della legge di riordino del comparto sanitario. Da qui la richiesta alla Politica delle due regioni che hanno  competenza sull’Istituto, di mettere immediatamente in cantiere le attività propedeutiche al recepimento del DECRETO LEGISLATIVO 28 giugno 2012, n. 106, che consentirebbe un riordino della Governance dell’Ente. Nel condividere le preoccupazioni e le considerazioni dei convenuti,  la  scrivente organizzazione ne sostiene le richieste e fa propria la necessità di anticipare nei limiti del possibile, le tempistiche previste dal Patto per la Salute,  recentemente siglato dallo Stato e dalle Regioni, che prevede la scadenza ultima del gennaio 2015 per la attuazione del riordino degli Istituti Zooprofilattici, da parte delle Regioni che non hanno già provveduto. Auspicando una dovuta attenzione particolare degli organismi regionali alle problematiche esposte, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede  un incontro urgente, congiuntamente alle altre OO.SS.,  con i Governatori delle Regioni  Abruzzo e Molise, per discutere in maniera fattiva le  problematiche esposte. In conclusione la UIL FLP  lancia un appello al Cda ed alla Direzione, affinché vengano esplorate tutte le possibili soluzioni al conclamato stato di contrapposizione interna, che sicuramente non apporta alcun beneficio all’Istituto, che sempre con maggiore difficoltà si trova a competere sullo scenario nazionale ed internazionale. E’ il caso di sottolineare che il finanziamento pubblico copre meno del 65% delle esigenze dell’Ente, e che la restante parte del budget viene reperito sul libero mercato, grazie al lavoro ed all’impegno del patrimonio umano dell’IZS.  E’ di vitale importanza anteporre le esigenze dell’Ente ad altri interessi a volte personali, non sempre molto qualificanti. Emblematica, a nostro avviso, è la questione del compenso autodeterminato dal Cda, calcolato in percentuale rispetto agli emolumenti previsti per il Direttore Generale, (dal 30 al 40% a seconda della carica ricoperta all’interno del CDA dal singolo membro, per un compenso individuale oscillante dai 36.000 ai 48.000 euro annui).  Compensi non  condivisi dal Direttore Generale prima e dal Ministero della Salute poi che ha infatti invitato il Cda ad adeguarsi alla media nazionale. Il Cda , pur recependo alcune prescrizioni ministeriali allo Statuto, ha di fatto  lasciata inalterata  la parte relativa ai compensi. La conclusione è che  lo Statuto, che avrebbe dovuto rappresentare il primo atto in ordine di importanza da parte del Cda rimane, dopo quasi due anni, ancora da approvare. Inoltre, nel corso dell’assemblea, sono emerse ulteriori criticità che saranno trattate con il personale dirigente nel corso dei prossimi incontri. izsizs