Per il crollo della discarica la Torre la Corte dei Conti chiede un milione di euro indietro ai responsabili a cominciare da un ex Prefetto
Ci sono dei responsabili in "solido" per il crollo della discarica La Torre che, come noto, avvenne nel febbraio 2006.
Ora sul caso si è pronunciata la Corte dei Conti dell’Aquila che è andata giù dura. Dei 2 milioni richiesti dalla Procura regionale, i giudici hanno condannato i presunti autori a restituire alla Protezione civile 1 milione di euro in quota parte. Si tratta dell’ex Prefetto di Teramo, Francesco Camerino (nominato Commissario delegato per l’attuazione degli interventi urgenti) che dovrà restituire la somma di 100 mila euro; Maria Angela Mastropietro (responsabile del procedimento), condannata a restituire 150 mila euro; Roberto Di Giovanni e Carlo Taraschi (direttore dei lavori) 250 mila euro ciascuno; ed infine Siro Matani (collaudatore dell’opera) anche lui condannato a restituire 250 mila euro. Secondo i giudici costoro hanno agito con estrema leggerezza e non nell’interesse pubblico. «Di fronte ad una situazione che poneva in luce marcati profili di rischio ambientale - affermano i giudici contabili in relazione alla posizione dell’ex Prefetto – il convenuto non esercitò gli ampi poteri conferitigli da un’ordinanza ma emise il decreto di approvazione del certificato di collaudo». I tecnici avrebbero agito con dolo avendo modificato il progetto esecutivo secondo arbitrarie valutazioni rivelatesi inadeguate al raggiungimento dello scopo. Il collaudatore avrebbe dal canto suo ha evitato di far emergere le storture dell’esecuzione difforme dal progetto.