Pietracamela / la verità: due anni di litigi col vice, da oggi "ex" senza delega
Perché si è dimesso il sindaco di Pietracamela Antonio Di Giustino? Eccola verità. Lo ha fatto a chiusura della seduta del Consiglio comunale di questo pomeriggio. Lo aveva annunciato in mattinata il sindaco al secondo mandato (era stato rieletto nel 2012): “In Consiglio darò un paio di comunicazioni…” La prima: Di Giustino ha ritirato l’incarico di vice sindaco e la delega ai Lavori Pubblici a Corrado Bellisari, sua ombra nel primo quinquiennio e fortemente distante nel biennio del secondo mandato. Un rapporto divenuto sempre più ostico quello tra Di Giustino e il suo “vice”, in odore, dicono i rumors petraroli, di essere fortemente interessato ad una candidatura alle elezioni di secondo livello (il 29 settembre) per la Provincia di Teramo. Niente incarico da vice sindaco, sarà ancora candidabile? Forse si. Bisognerà leggere e interpretare attentamente la normativa sulle “nuove” province. La seconda comunicazione ha spiazzato tutta l’assise: “Mi dimetto formalmente e irrevocabilmente da primo cittadino”, ha detto Di Giustino, lasciando attonita la sala consiliare. Motivi personali e quell’entusiasmo venuto meno, ha confidato subito dopo la chiusura dei lavori. Ma c’è chi legge nella scelta del sindaco di Pietracamela l’epilogo di un’Amministrazione più volte “ostaggio” di decisioni che non si riuscivano più ad assumere se non dopo tensioni, forzature e screzi. In primis, col vice sindaco. Da oggi “ex” anche lui. Di Giustino ha parlato di dimissioni irrevocabili. Da oggi scattano i 20 giorni previsti dalla legge per un'eventuale revoca, per un ripensamento. Che non ci sarà...ha promesso il sindaco dimissionario ai suoi. Ad agosto inoltrato per guidare il Comune di Pietracamela arriverà, dunque, un commissario. E poi al voto, alla prima data utile. Appena due anni dopo la rielezione di Di Giustino.
Nel Consiglio comunale di oggi, intanto, prima che scoppiasse il caso-dimissioni, è stato approvato all'unanimità l'addio alla convenzione per i servizi di Polizia Municipale, rivelatasi non funzionale alle esigenze della popolazione. E, dopo anni di sollecitazioni da parte della minoranza consiliare, è passata in aula l'avvio del servizio di raccolta differenziata, fermo all'anno zero con percentuali pari a zero e motivo di continue rimostranze anche della stessa Regione Abruzzo. Il "porta a porta" inizierà anche a Pietracamela. Finalmente.