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«La scelta della giunta regionale relativa alla individuazione dei territori esclusi, per alcune tipologie di intervento, dalla stringente normativa degli aiuti di Stato, ha fortemente penalizzato il territorio teramano». Lo afferma il Capogruppo di "Abruzzo Futuro", Mauro Di Dalmazio, all'esito della Commissione di Vigilanza in occasione della quale è stata esaminata la delibera con la quale sono stati individuate le aree territoriali escluse da alcune tipologie di intervento dalla disciplina degli aiuti di Stato. «Infatti nel limite dei 252.000 abitanti circa spettanti alla regione Abruzzo dal riparto nazionale, seguendo il criterio della contiguità territoriale con altre regioni – osserva Di Dalmazio – sono stati individuati territori teramani confinanti con la regione marche per complessivi 34.500 abitanti, con una evidente disparità rispetto ai territori delle altre province. Non soltanto é stato lasciato fuori il Capoluogo, ma sono stati esclusi anche Comuni come Martinsicuro, Alba adriatica, Tortoreto, Civitella del Tronto, Valle Castellana ricadenti proprio nell'area contigua alla regione Marche e che pertanto saranno svantaggiati in quanto meno appetibili per gli investimenti. Non solo, ma saranno anche penalizzate le industrie già presenti per eventuali nuove linee produttive che non godranno della agevolazione e che potrebbero pertanto essere dislocate in altri territori nazionale con grave danno per l'economia del territorio . Bene, ovviamente, per quei Comuni inseriti, ma non si comprende questa selezione penalizzante da parte della giunta, maturata in primo luogo nei confronti della intera provincia di Teramo con l'esclusione di aree importantissime, e poi, anche nella specifica area individuata, con l'esclusione di altri territori ricadenti in essa. Non vorremmo fare dietrologia ma sorge il sospetto che questa individuazione sia il frutto di scelte "elettorali" e non oggettive da parte del governo regionale. A sgomberare il campo da queste letture – conclude il Capogruppo Mauro Di Dalmazio – sollecitiamo un immediato intervento della giunta ed in particolare dell'assessore regionale teramano, Dino Pepe, per porre rimedio a questa inaccettabile penalizzazione per la provincia di Teramo e per le imprese del territorio».