SEL/Castellalto fa il punto sulla politica dei rifiuti in provincia di Teramo
Venerdì 22 Agosto 2014, presso la Sala Consiliare del Comune di Castellalto si è tenuta un’assemblea pubblica sul sistema di raccolta e conferimento dei rifiuti, organizzata dal circolo SEL di Castellalto, coordinato da Vincenzo Gramenzi, con l’obiettivo di fornire un quadro sintetico della situazione attuale e di creare un canale di comunicazione tra regione e territorio in vista dell’approvazione del prossimo piano regionale rifiuti. Oltre alla partecipazione del consigliere regionale di SEL, nonché assessore all’ambiente, Mario Mazzocca, dell’Onorevole di SEL Gianni Melilla e del segretario Regionale SEL Tommaso Di Febo sono stati coinvolti numerosi sindaci, amministratori, operatori del settore e cittadini dei comuni della provincia di Teramo. L’assemblea si è aperta con una relazione dell’Ing. Katia Di Francescantonio, già candidata SEL alla regione per la provincia di Teramo, che ha ricordato come l’Abruzzo, pur avendo una produzione pro-capite di rifiuti inferiore alla media nazionale, presenta costi di gestione e smaltimento tra i più alti d’Italia, oltre alle diverse criticità ambientali e sociali che pesano sul settore in questione da diversi anni. Perché un settore che altrove è stato trasformato in risorsa in Abruzzo è solo un peso sui bilanci delle amministrazioni? Le cause sono diverse: la mancanza di una strategia comune che ha fatto rimandare per troppo tempo scelte importanti, l’elevata frammentazione dei servizi di gestione (3,5 comuni per gestore), il deficit cronico di impianti di smaltimento (particolarmente grave per la nostra provincia che a causa dell’attuale carenza, conferisce fuori dal proprio ambito territoriale organico e indifferenziato con costi sempre più elevati) e la situazione del polo tecnologico CIRSU-SOGESA, che poteva essere un fiore all’occhiello di questo sistema, ma che oggi versa in gravi difficoltà. Tutto questo ha avuto riflessi negativi sul sistema tariffario che pesa sempre più sugli utenti (che hanno diritto ad avere servizi moderni ed efficienti) e ha comportato una perdita di ricchezza da parte del sistema economico ambientale provinciale.
Alla fine della relazione sono seguiti numerosissimi interventi:
Domenico Saccomandi, Assessore all’ambiente del Comune di Castellalto, ha sottolineato l’importanza di sostenere interventi quali il progetto “Rifiuti a Km zero” (coordinato dal Dott. Lino Ruggieri, biologo, docente di ecologia industriale presso l’Università degli Studi
dell’Aquila) e il rilancio del compostaggio domestico, che in Abruzzo è fermo al 2% dei nuclei familiari, nonché l’importanza di sviluppare azioni coordinate a livello di unione dei comuni piuttosto che avere amministrazioni che agiscano singolarmente. Il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco, l’ex consigliere provinciale Arch. Lucio Ricci e il sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura, hanno sottolineato la necessità di una revisione delle normative che riguardano la post gestione delle discariche (Decreto 36) e l’intervento della Regione nella definizione di un sistema tariffario regionale unico per garantire una maggior equità nei costi di gestione. Sono intervenuti anche l’Ing. Carlo Taraschi, l’assessore all’ambiente di Bellante Enio Chiavetta, il coordinatore SEL di Mosciano S. Angelo Marco Battestini, il sindaco di Penna Sant’Andrea Federico Serrani e alcuni rappresentanti dell’RSU di Sogesa.
Tante questioni aperte ma anche tante indicazioni e suggerimenti che l’Assessore Mario Mazzocca ha raccolto con cura assumendosi il grande impegno di assicurare continuità nel confronto pubblico per quanto riguarda questi temi. Certamente non ci sono soluzioni pronte: la prima fase è ascoltare e studiare le problematiche per poi riuscire a redigere un piano il più possibile coerente con le esigenze dei vari territori, senza dimenticare di semplificare il più possibile l’attuale quadro normativo e di rimanere in linea con le concrete disponibilità economico-finanziarie regionali ed europee. Un primo passo sarà la costituzione, già annunciata in passato ma mai avviata, dell’AGIR (Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti
urbani): l’AGIR, ha commentato l’assessore Mazzocca, non sarà un nuovo carrozzone burocratico, ma un ente utile e snello. Dovrà essere in grado di dare maggiore visibilità e controllo alle amministrazioni sull’organizzazione del sistema, e di stabilire paletti e ambiti specifici entro cui sia pubblico che privato possono muoversi in termini di modi e costi. “Il tema dei rifiuti è un tema sensibile” ha infine concluso Mazzocca “Non basta la trasparenza, non basta snellire le norme, non basta il colloquio: occorre piena condivisione tra le amministrazioni, un patto reale che colleghi tutti i rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori per essere più efficaci ed efficienti nel raggiungimento dei prossimi obiettivi”.