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199604_1005340982564_7121505_n snaidero-basket-qpps_539569901409589lg-500x300 "Stiamo seriamente valutando la possibilità di uscire dal basket, di ritirare la sponsorizzazione che ci lega, devo dire fino ad oggi con grande soddisfazione sportiva, alla Penta Basket". Quella di Primo Pompilii, imprenditore teramano con la passione per la palla a spicchi, è la voce della delusione, di chi nello sport ha sempre creduto e nello sport investe, perché crede "Anche nel valore sociale dell'attività sportiva e nel dovere di collaborare tutti per far sì che non finisca la storia di una tradizione che a Teramo ha regalato pagine straordinarie. Perché Primo Pompilii sta pensando di lasciare il basket? Perché sta pensando di farlo alla vigilia di un nuovo campionato e, soprattutto, dopo aver confidato ai più stretti collaboratori di voler puntare a regalare a Teramo una nuova storia cestistica, magari non "alta" come quella della A1 vissuta qualche anno fa, ma comunque una storia di sport di grande livello? "Perché vedo un momento di confusione, che mi da l'impressione di una gestione davvero dilettantistica dello sport teramano, e mi riferisco alla gestione delle strutture, o meglio a quello che il Comune ha deciso di fare nella gestione delle strutture sportive...una situazione davvero disarmante". La voce di Primo Pompilii non è la prima che si leva critica, in queste ore, contro la gestione degli impianti comunali, ma la sua è la voce "potente" di chi nello sport è entrato portando capitali, in un momento nel quale la crisi allontana le aziende dalle sponsorizzazioni: "Noto che c'è un malcontento comune, io ho sempre pensato che l'amministrazione debba avere il compito di favorire e non penalizzare lo sport e io mi sento penalizzato - spiega Pompilii - il nostro è un impegno nei confronti dei tanti ragazzi teramani che vogliono fare basket, per questo abbiamo anche incrementato la sponsorizzazione, ma perché nutrivamo la certezza di poter fare tanto e bene, invece in tutta questa confusione stiamo pensando di tornare indietro". A rendere più pesante la delusione di Pompilii è anche il dato "economico" del problema: "L'anno scorso abbiamo pagato 4.800 euro per poter avere a disposizione il palazzetto per tutto l'anno, mentre  quest'anno, stando ai conti fatti dal Comune, o meglio: stando a quelle che sono le tariffe applicate dal gestore privato, dovremmo pagare qualcosa meno di 40 mila euro... è assurdo, significa che  noi dovremmo investire capitali maggiori nella sponsorizzazione, solo per poter consentire ai ragazzi di Teramo di giocare a basket nel palazzetto del Comune di Teramo...mentre con quell'investimento potremmo offrire alla città traguardi migliori e, soprattutto, a più ragazzi la possibilità di fare sport...invece no, dobbiamo spendere di più solo per avere la possibilità di allenarci...mille euro a settimana per utilizzare a fini sociali un bene che è della collettività, mi sembra davvero assurdo...". Per questo, l'inevitabile soluzione: "Se le cose stanno così, mi ritiro in buon ordine, stiamo seriamente valutando di fare un passo indietro...se la situazione non cambia, se davvero si pensa di poter affidare la gestione degli impianti sportivi a chi deve trarne un lucro, costringendo gli sponsor a fare sforzi grandi solo per garantire quel lucro e non una crescita dello sport, questo sport non fa per noi...."