Gruppi Consiliari Partito Democratico e Teramo Cambia
Caos Scuolabus / Pd e Teramo Cambia: "Giunta Brucchi: errori su errori..."
I gruppi consiliari “Partito Democratico” e “Teramo Cambia” apprendono con sgomento quanto comunicato dall’amministrazione comunale in merito alla sospensione del servizio scuolabus per la giornata odierna e, con ogni probabilità per i prossimi giorni, fatto mai accaduto in passato e che ha lasciato a piedi oltre trecento bambini. La Giunta “si giustifica” come al solito addossando la responsabilità ad altri, riconfermando quello strano comportamento che li porta a appropriarsi di meriti altrui e a rinnegare colpe proprie, come più volte accaduto in questi ultimi dieci anni.
"Per problematiche indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale, domani il servizio di trasporto scolastico non sarà effettuato" recita un laconico comunicato stampa sul sito del comune di Teramo. A nostro avviso invece il problema costituisce solo l’ultimo tassello di un’incapacità di programmazione in materia da parte dell'amministrazione Brucchi, che ha inanellato una serie di errori e di inadempienze che hanno portato a questa situazione.
In primo luogo, l’Amministrazione nei mesi precedenti non ha svolto una vera attività di pianificazione e soprattutto non ha creato le condizioni per affidare il servizio, scaduto a giugno 2014, attraverso una gara ad evidenza pubblica che avrebbe consentito di rinvenire in modo aperto modalità di svolgimento del servizio alle migliori condizioni possibili, sia in termini di qualità che di costi. Pertanto, il colpevole ritardo con cui ci si è mossi ha costretto a prorogare l’affidamento precedente fino all’espletamento della gara da avviarsi entro il 31 dicembre 2014. Ma, ad oggi, cosa è stato fatto per attivare una procedura di gara che consenta all’amministrazione e alla cittadinanza teramana di trarre i maggiori vantaggi nell’interesse pubblico?
E poi la scelta di incrementare in misura sconsiderata le tariffe a quasi tutte le fasce di reddito, che ha di fatto finito per disincentivare le famiglie a presentare domanda di iscrizione in quanto il servizio è divenuto economicamente svantaggioso. E in particolare, si è inciso sulle famiglie con redditi medio bassi e sulle famiglie più numerose che, oltre che dall’aumento, sono state colpite dalla incomprensibile decisione di eliminare l’applicazione generale della riduzione del 50% per i figli successivi al primo. Avevamo chiesto che, rispetto alla prima decisione, venissero ridotti gli incrementi tariffari, venissero rimodulate fasce reddituali e soprattutto reintrodotte le riduzioni per il secondo figlio. Purtroppo il dietrofront dell’Amministrazione è stato solo parziale ed insufficiente.
In sostanza, la scelta dell’amministrazione di voler incassare di più attraverso l’aumento tariffario ha prodotto il contrario effetto di “costringere” i genitori ad organizzarsi diversamente per accompagnare i bambini direttamente a scuola, perché l’alternativa offerta dall’amministrazione è economicamente insostenibile, con l’effetto di dimezzare di fatto le richieste del servizio.
Ed ora si pensa di poter risolvere la situazione chiedendo agli autisti di dimezzarsi lo stipendio e di firmare un contratto quasi dimezzato in virtù di una diminuzione di circa 8000 chilometri del percorso. Ma la proroga del servizio riconosciuta dall’Amministrazione non è stata stabilita agli stessi prezzi, patti e alle stesse condizioni della precedente convenzione del 2011?
Al fine di garantire un servizio fondamentale per la collettività teramana e di renderlo effettivamente accessibile alle famiglie, torniamo a chiedere nuovamente all’Amministrazione, nelle more dell’espletamento della nuova gara che deve essere in ogni caso avviata immediatamente, di riaprire i termini per l’iscrizione al servizio, con la contestuale diminuzione delle tariffe approvate in Giunta nelle scorse settimane e con la reintroduzione per tutte le famiglie della riduzione del 50% per i figli successivi al primo.
Queste scelte, che costituiscono il vero cuore del problema, sono direttamente imputabili alla volontà dell’amministrazione che, nel caso di mancato ripristino di un servizio così importante per il nostro territorio dovrà prendere atto del proprio fallimento con la conseguente assunzione, come dovrebbe accadere in qualsiasi normale amministrazione, di una chiara responsabilità sotto il profilo politico.