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Gli studenti dell'Abruzzo e di tutto il Centro Italia lo conoscono bene. I primi di marzo, a cento giorni dagli esami di maturità, accorrono ai piedi del Gran Sasso per chiedere a San Gabriele la grazia di 'passare'. A Isola, paesino in provincia di Teramo, si radunano ogni anno per questa ragione oltre 10-12mila studenti. Se ne vanno con il santino in tasca confidando che la preghiera in qualche modo aiuterà anche i meno studiosi. Ma il santuario dedicato al giovane passionista richiama ogni anno due milioni di pellegrini. Il 21 settembre sarà consacrato il nuovo santuario. L'evento sarà presieduto dall'inviato speciale del Papa, il cardinale Ennio Antonelli, mentre il pontefice, quel giorno impegnato nel viaggio apostolico in Albania, invierà un suo messaggio. Il nuovo santuario ha visto la posa della prima pietra nel 1970. La chiesa costruita in precedenza, realizzata negli anni Venti, ben presto risultò troppo piccola per contenere i tanti pellegrini che si recavano a Isola. "Le prime messe cominciarono a celebrarsi - ha ricordato oggi, in una conferenza stampa, il Rettore del santuario, Padre Natale Panetta - nel 1976 quando ancora non era stata completata la copertura". Dopo quarant'anni arriva dunque l'atto solenne della consacrazione suggellato anche dalla bolla pontificia. Con i suoi 12mila metri quadrati di superficie, e con la sola aula liturgica grande come un campo di calcio, il santuario di San Gabriele è il terzo in Italia per capienza, dopo quello dedicato a Padre Pio a San Giovanni Rotondo e quello della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Per quanto riguarda l'affluenza dei pellegrini è invece tra i quindici santuari più frequentati al mondo. Santo dei miracoli, santo dei giovani: nato ad Assisi il 1° marzo 1838 da famiglia aristocratica, San Gabriele dell'Addolorata, al secolo Francesco Possenti, a 4 anni si trasferì con la famiglia a Spoleto. Era brillante negli studi e amava anche la bella vita; frequentava teatri e vestiva alla moda. All'improvviso, a 18 anni, lasciò tutto per entrare tra i passionisti e nella vita religiosa trovò la sua felicità. Quindi si trasferì al convento di Isola Gran Sasso dove morì di tubercolosi a 24 anni. La sua fama esplose dopo la morte quando, esumate le spoglie, nel 1982, furono segnalati molti miracoli. Beatificato nel 1908, è santo dal 1920, patrono dei giovani e dell'Abruzzo.