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IMG_3202 IMG_3204 Una folla immensa ha preso parte oggi alla consacrazione del nuovo santuario di San Gabriele, in provincia di Teramo. Lo storico evento è stato presieduto dall’inviato speciale di Papa Francesco, il cardinale Ennio Antonelli, già arcivescovo di Firenze e presidente emerito del pontificio Consiglio per la famiglia, che ha guidato la delegazione pontificia. In occasione della consacrazione Papa Francesco ha inviato al santuario una lettera specialeletta ai tantissimi fedeli. La delegazione pontificia è stata accolta all’uscita del casello autostradale “S.Gabriele” dell’A24 e quindi in corteo, scortato da carabinieri e motociclisti del “Moto club Gran Sasso”, è arrivata al santuario dove è stato accolto dal Vescovo di Teramo-Atri monsignor Michele Seccia, dal superiore generale dei Passionisti padre Joachim Rego e dal Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Durante la celebrazione eucaristica il Cardinale Antonelli ha usato il nuovo e prezioso calice realizzato e offerto dalla ditta Ottaviani di Recanati (MC) e benedetto da Papa Francesco durante l’udienza generale del 17 settembre scorso. Alla consacrazione di uno dei più grandi santuari moderni d’Europa, frequentato ogni anno da due milioni di pellegrini, partecipano oltre al  vescovo di Teramo-Atri monsignor Michele Seccia, il vescovo di Sanggau (Indonesia) monsignor Giulio Mencuccini, il superiore generale dei Passionisti padre Joachim Rego, il consiglio generale dei Passionisti, il superiore provinciale dei Passionisti del settore centro-adriatico padre Piergiorgio Bartoli, oltre a numerosi sacerdoti, religiosi, autorità civili (tra cui il Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, in veste ufficiale con il gonfalone della Regione, il Presidente della Provincia di Teramo Catarra, il Presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio e vari Sindaci) e autorità militari. La costruzione del nuovo santuario è durata più di un quarantennio. Non è stato facile portare avanti una simile gigantesca e costosa opera, ma grazie all’impegno economico del santuario, al contributo di numerosissimi devoti di san Gabriele (tra i quali spiccano per generosità le varie associazioni di emigrati abruzzesi sparse in tutti i continenti), degli abbonati al mensile del santuario L’Eco di san Gabriele, di alcuni grandi benefattori e di qualche ente pubblico, si è arrivati alla conclusione, pressoché totale, della costruzione del nuovo santuario. Molti di coloro che negli anni Sessanta si chiedevano perplessi a cosa sarebbe servita una così gigantesca costruzione, visto che già si intravvedevano i segni di quella crisi religiosa che avrebbe portato a svuotare le chiese e alla secolarizzazione, si sono dovuti presto ricredere. Vedere il nuovo santuario affollato in quasi tutti i periodi dell’anno, e in più occasioni pieno come un uovo, induce anche i più scettici alla riflessione e dimostra che i progettisti avevano ragione, quando si auguravano di creare “un’opera destinata all’uomo di oggi e ancora più a quello di domani, perché nel silenzio e nella serenità l’uomo possa riaprire un colloquio con se stesso e con Dio per darsi ragione dei suoi giorni, per amare e credere ancora”.   GUARDA IL SERVIZIO   Totale metri quadri area coperta            mq. 11.852 Totale metri cubi vuoto per pieno            mc. 96.818 Superficie totale aula liturgica                        mq. 4.620 Superficie cripta                                    mq.  1.007 Superficie confessionali                                    mq.     478 Superficie museo Stauròs                        mq.     829 Superficie terrazzi                                    mq.  5.610   Inoltre…
  • Centinaia di tonnellate di cemento, acciaio corten,
ferro, granito, marmo, travertino
  • Centinaia di quintali di vetro, alluminio,
legno e policarbonato                    Tempi di costruzione                                    Struttura principale                                    1970-1980 Rifiniture, opere d’arte, arredi                        1981-2014