SONO GLI OSPEDALI CHE FANNO "DERAGLIARE" LA SPESA FARMACEUTICA
Per colpa dell’ospedaliera, la spesa farmaceutica pubblica è fuori dei binari già al check del primo semestre 2014. Lo dice il rapporto che l’Agenzia del farmaco ha pubblicato venerdì sul proprio sito web: nel periodo gennaio-giugno la spesa Ssn per farmaci ha superato gli 8,9 miliardi di euro, ossia il 15,8% del Fondo sanitario semestrale a fronte di un tetto che vale il 14,85%.
Lo sfondamento va interamente addebitato alla spesa farmaceutica delle strutture ospedaliere: nei primi sei mesi, infatti, le uscite arrivano a 2,8 miliardi di euro, pari al 4,77% del Fondo (oltre due punti sopra il tetto, fissato al 3,5%). Dopo appena metà anno, in sostanza, lo sfondamento è già di quasi 750 milioni e non c’è Regione che riesca a rispettare il budget: Puglia e Toscana sono al 6%, Umbria e Sardegna al 5%, Emilia Romagna, Sicilia e Abruzzo tra il 4,7 e il 4,9%.
Se l’ospedaliera rimane un cavallo imbizzarrito, la spesa territoriale (diretta più convenzionata) riconferma invece la propria governabilità, grazie anche al contributo delle farmacie: nel primo semestre, infatti, le uscite ammontano a circa 6,1 miliardi di euro, per un’incidenza sul Fondo pari all’11,02%, tre decimi sotto il tetto programmato (11,35%). Lo stesso scenario domina anche l’analisi a livello regionale: sono soltanto sette le Regioni che sfondano (Sardegna, Calabria, Campania, Puglia, Lazio, Abruzzo e Sicilia) e tra quelle che rispettano il budget un paio sta sotto al tetto di oltre due punti.
Sotto pieno controllo anche la spesa convenzionata netta (fascia A meno ticket e compartecipazioni), che nel primo semestre tocca i 4,4 miliardi di euro con una contrazione del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Spiegano in gran parte il dato gli arretramenti che si registrano in Sicilia (-10%) e Umbria (-6%), mentre la Provincia autonoma di Bolzano è l’unica a mettere a segno un apprezzabile incremento (+1,6%).
Praticamente stabili infine le ricette, che nel periodo gennaio-giugno crescono di appena lo 0,3%. (AS)