VIDEO/Danza in carcere per la IX edizione del Festival Interferenze
Si chiama “Il coraggio di stare” lo spettacolo outdoor che Electa creative arts in collaborazione con il Circuito Abruzzo Danza propone sabato 27 settembre alle ore 10:30 presso la Casa Circondariale di Teramo a Castrogno per il Festival Interferenze giunto alla sua IX edizione sostenuto dal MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dal Comune di Teramo e dalla Fondazione Tercas.
Interferenze, nata come esperienza di coinvolgimento della città e dei cittadini, nel corso degli anni si è modificata adattandosi alle esigenze del territorio, trasformandosi da evento di formazione e intrattenimento a progetto culturale a lungo termine volto a favorire l’informazione, la divulgazione, la promozione e la comunicazione nel campo della danza.
Il progetto Interferenze si sviluppa durante l’intero arco dell’anno e nel 2014 ha realizzato seminari nelle scuole superiori, incontri con gli artisti, convegni all’Università, incontri tra operatori di settore, residenze artistiche, coproduzioni, mobilità di coreografi, progetti multidisciplinari, happening in location urbane e iniziative di monitoraggio e analisi delle realtà produttive della danza contemporanea locale (in allegato).
Queste molteplici azioni hanno lo scopo di preparare il pubblico agli spettacoli, formarlo e aggiornarlo sulle ultime tendenze della danza contemporanea italiana e internazionale. e, contemporaneamente, vogliono favorire la produzione locale, la sua mobilità, creare delle sinergie con altri festival e teatri regionali e consolidare i rapporti con le reti e i partner nazionali ed internazionali.
Il cuore del progetto Interferenze resta “lo spettacolo”, la performance, la proiezione all’esterno di un impegnativo lavoro “dietro le quinte” fatto di formazione e relazione, di educazione del pubblico e supporto agli artisti durato un intero anno, la sintesi di tanto lavoro preparatorio che vede nella presentazione al pubblico uno step fondamentale.
Ideatore e regista del “Il coraggio di stare” è Tommaso Serratore, impegnato da sempre nella ricerca e nell’integrazione tra danzatori professionisti e gente comune.
“Mi piace lavorare con non professionisti, ho fatto parte del progetto Co.Dance_Abitare Corpi, Abitare Luoghi, organizzato dal CRUD - Bella Hutter - Centro Regionale Universitario per la Danza di Torino in cui lavoravo con non professionisti, ed è stato amore a prima vista” spiega Serratore “questo lavoro è stimolante e impegna emotivamente i danzatori in un lavoro di formazione e integrazione oltre che di espressione corporea, ma coinvolge anche i detenuti che manifestano per la prima volta emozioni e stati d’animo attraverso la danza, e gli spettatori che per la prima volta andranno a vedere uno spettacolo di danza varcando la soglia di un carcere, un luogo dalle fortissime connotazioni negative. Grazie a questo lavoro” continua Serratore “ proviamo a ribaltare il pregiudizio negativo che marchia queste persone e, per sottolineare il cambio di prospettiva, abbiamo ribaltato anche lo spazio fisico, con gli spettatori su un palco e i danzatori in platea”.
Salvatore Insana, vincitore della vetrina “014 – Video in cantiere” con il video “Strategia K”, accompagna il lavoro di Serratore e lo arricchisce dei suoi scenari “cercando, attraverso questi squarci visivi proiettati durante lo spettacolo, di restituire lo spirito del progetto partendo dal messaggio del film Into the wild che ha ispirato il lavoro di Serratore”.
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