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1959548_961405023876262_37953743971216513_n IMG_6542 IMG_6541Giovedì pomeriggio dalle ore 15:30 alle ore 19:30 i genitori delle scuole dell’infanzia e primaria del comune di Teramo hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alla sede del Municipio in piazza Orsini a Teramo contro il rincaro immotivato dei buoni pasto e delle tariffe del servizio di trasporto scolastico, non giustificate dalle necessità di tagliare i fondi per la scuola. In questa occasione chiederemo all’amministrazione comunale chiarimenti in merito ai rincari dei servizi e alle condizioni di disagio e di dubbia sicurezza relative al servizio scuolabus, formulando proposte per una risoluzione pacifica della questione. Per rafforzare la nostra protesta, porteremo passeggini senza bambini occupando pacificamente la piazza. In questo modo, daremo anche il nostro supporto alla "rivolta dei passeggini" (hashtag #iostoconipasseggini) tenutasi lo scorso sabato 4 ottobre in Campidoglio a Roma, per sensibilizzare il governo e le istituzioni locali ad avere una maggiore attenzione verso i bisogni delle famiglie italiane. La protesta dei genitori teramani, coordinata fin dai primi giorni attraverso un gruppo Facebook che al momento conta 140 aderenti, ha ricevuto l’appoggio di Gigi De Palo, ex assessore capitolino alla Famiglia e padre di quattro bambini, che ha organizzato la manifestazione a Roma. La nostra protesta nasce da un gruppo variegato di genitori teramani e non ha un colore politico, quindi rinneghiamo ogni accusa di strumentalizzazione. Tutti quelli che prendono parte all’iniziativa, a prescindere dal proprio orientamento o passato politico, sono genitori preoccupati per il benessere dei propri figli, a fronte di un forte aumento dei costi che impediscono o rendono difficile utilizzare dei servizi che, sebbene non siano obbligatori per il Comune, sono fondamentali per le famiglie. L’introduzione di diverse fasce Isee per la determinazione delle tariffe per gli scuolabus ha comportato un aumento dei costi per molti genitori - alcuni si sono visti raddoppiare la quota annuale. Non ha portato, però, ad un miglioramento della qualità del servizio di trasporto scolastico, che ora potrebbe essere addirittura sospeso. A fronte di ciò, cosa dobbiamo aspettarci per i pasti serviti ai nostri figli nelle mense? Dove finiscono i soldi che versiamo ogni anno con una compartecipazione sempre maggiore nella speranza di migliorare i cibi che i nostri figli consumano a scuola e garantire loro mezzi di trasporto sempre più sicuri? Vogliamo mandare un segnale importante all’amministrazione comunale e al sindaco Brucchi. I bambini sono il nostro futuro e vanno tutelati, a cominciare dall’alimentazione e dall’educazione. La protesta di giovedì è solo la prima di nuove iniziative che verranno attuate in tutte le scuole del territorio comunale. In questi giorni abbiamo già raccolto un centinaio di adesioni con la petizione contro il caro mensa che stiamo facendo girare tra i genitori. È nostro desiderio collaborare con l’amministrazione comunale per giungere ad una soluzione, ma per fare questo bisogna che ci venga concesso uno spazio di manovra anche minimo. L’immobilismo dichiarato sulle attuali tariffe dei buoni pasto e del servizio di trasporto scolastico non è certo il punto di partenza. Infine, vogliamo chiedere all’amministrazione come sia possibile che solo a Teramo si abbiano tariffe così alte per servizi che nei comuni limitrofi vengono assicurati a prezzi molto più bassi e certamente scaglionati meglio a seconda del reddito. Non si tratta di rinunciare ad una pizza o di andare una volta di meno dal parrucchiere, né di utilizzare cibi precotti. Per i nostri figli vogliamo il meglio e siamo disposti a tutto per far sì che lo ottengano, ma continuiamo a chiederci il perché i prezzi siano lievitati tanto. E non si parli di spending review, altrimenti vi racconteremo dei nove assessori del comune di Teramo quando Roma, la Capitale, ne ha solo cinque e di tante, tante altre storie di ordinaria follia di spreco del denaro pubblico. Intanto stamattina le mamme hanno deciso di non far mangiare i propri figli nella scuola dell'infanzia di Villa Mosca. Solo 11 bambini su 85 hanno consegnato il buono pasto per la mensa. Le mamme di questa scuola protesteranno domani sotto al Comune.