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primo d'antonio Il Ministero avrebbe dato pare negtivo alla nomina di Pierluigi D'Antonio alla presidenza della TEAM e l'avrebbe data addirittura in dta 16 settembre. Lo rivela il segretario della Cgil Funzione Pubblica Amedeo Marcattili al quotidiano Il Centro. «Ci siamo insospettiti per questo lungo lasso di tempo, e abbiamo attivato la nostra segreteria nazionale», esordisce Marcattili, «e oggi abbiamo avuto la risposta. Il ministero ha negato il nulla osta, necessario visto che è dipendente del ministero di Grazia e Giustizia. Il ministero ha negato il placet il 16 di settembre. Non conosciamo le motivazioni, ma ci sembra strano che il sindaco, cioè colui che ha fatto la nomina non sapesse nulla. Perchè è stato tenuto nascosto questo fatto?». Nell’ultimo consiglio dedicato al question time, la settimana scorsa, c’era stata anche una interrogazione del capogruppo Pd Gianguido D’Alberto che ha sottolineato «la situazione di stallo e paralisi della società in un momento importante in cui si deve decidere sul suo futuro, come dispongono leggi regionali e nazionali» osservando che l’attesa del parere si prolunga troppo. Il sindaco Maurizio Brucchi ha replicato in aula che la situazione si sarebbe sbloccata entro il 23 ottobre con l’assemblea dei soci. Ma adesso spunta la notizia che il parere c’è, e per di più negativo, dal 16 settembre. «Che dobbiamo pensare?», incalza Marcattili, «forse che il Comune di Teramo ha intenzione di nominare qualcun altro e che si vuole aspettare che trascorra il periodo di compatibilità? In questo periodo all'attuale amministratore delegato abbiamo sottoposto vari problemi che non siamo riusciti a risolvere e la presenza di un presidente sarebbe stata determinante. Ad esempio sugli spostamenti, che avvengono a seconda delle esigenze di qualcuno e non su esigenze di servizio o ad esempio sulla questione del finanziamento perso per la formazione. Aspettavamo l'arrivo del presidente per una questione di correttezza, altrimenti avremmo già aperto la procedura di raffreddamento, propedeutica a delle azioni di lotta. Senza contare che il presidente ha importanti funzioni nella programmazione, e penso di una nuova pianficazione ci sia davvero bisogno. Ora chiediamo al sindaco di spiegarci quale sia la situazione reale. Mi sembra strano che finora non abbia chiesto al ministero una risposta celere, tenendo presente che la Team non è un'azienda piccola che può rimanere in condizioni di incertezza: ha 240 dipendenti e fattura milioni di euro». Ed in effetti, la componente che fa riferimento a Mauro Di Dalmazio ha pronto il suo piano B con tanto di nome e cognome pronto ad entrare in scena nell'assemblea del 23 ottobre. In attesa delle controdeduzioni di D'Antonio al Ministero il cui esito dovrebbe arrivare in questa settimana, è pronto ad entrare il nuovo presidente nella persona del commercialista Giovanni Mattucci.  Secondo quanto si è appresso alla base delle motivazioni della mancanza dell'autorizzazione ci sarebbe innanzitutto il parere negativo del Procuratore, poi il fatto che la TEAM pulisce gli uffici giudiziari.  GUARDA IL SERVIZIO