Il consigliere comunale Maria Cristina Marroni diffida il Sindaco afinchè vengano consegnate le risposte scritte nella seduta dell'11 settembre scorso.
Con la presente, si legge nella nota della Marroni, si rende manifesta alle SS.LL. la grave situazione di inadempienza che si determina oramai da due settimane.
1) Come è noto lo Statuto del Comune di Teramo, all’articolo 9 (“Presidenza del Consiglio comunale”) comma 3 recita:
“Il Presidente rappresenta l’intero Consiglio, ne tutela la dignità e promuove ogni azione necessaria a garanzia dei diritti dei Consiglieri comunali”.
2) Nella seduta consiliare dell’11 settembre 2014 la scrivente consigliera comunale ha presentato due interrogazioni per le quali ha formalmente chiesto che Le venga fornita risposta scritta dal sindaco.
La prima
“sulla illegittimità delle nomine dei componenti il nuovo C.d.A. della Te.Am. S.p.A.” (e se ne torna ad allegare il testo); la seconda
“sui lavori di adeguamento e messa a norma del Cine-Teatro comunale” (e se ne torna parimenti ad allegare il testo).
3) L’articolo 42 del Regolamento del consiglio comunale, al comma 4 (come più volte sottolineato), prescrive che
“la risposta scritta deve essere data dal sindaco o dall’assessore delegato entro e non oltre 20 (venti) giorni dalla presentazione”.
4) Purtroppo, nonostante nella successiva seduta consiliare del 9 ottobre 2014 la sottoscritta abbia pubblicamente stigmatizzato l’inadempienza, ribadendo che
il termine dei 20 giorni di tempo per la risposta è spirato in data 1 ottobre 2014, ad oggi ancora non ho ricevuto le risposte richieste.
5) In questa sede, mi trovo mio malgrado costretta a ricordare al Presidente del Consiglio comunale di Teramo Milton Di Sabatino, l’art. 9 comma 3 del vigente Statuto comunale:
“Il Presidente rappresenta l’intero Consiglio, ne tutela la dignità e promuove ogni azione necessaria a garanzia dei diritti dei Consiglieri comunali”.
6) Pertanto, a tutela dei miei diritti di Consigliere comunale ed in quanto rappresentante dei cittadini teramani all’interno dell’Assise civica, trovo doveroso richiamare il Sindaco ai suoi doveri, così come sanciti dal Regolamento del Consiglio comunale, e richiamare il Presidente del Consiglio comunale ai suoi doveri, sanciti dall’art. 9 dello Statuto comunale, perché è indecente che si perseveri nella grave omissione di non aver formalmente corrisposto nei termini stabiliti al dovere di far pervenire alla scrivente le risposte alle due interrogazioni sopra citate.
Per tali motivi, con la presente la sottoscritta Consigliere comunale
DIFFIDA
- a) Il sindaco Maurizio Brucchi a far pervenire con la massima sollecitudine le dettagliate risposte scritte alle due sopra citate interrogazioni consiliari presentate nella seduta consiliare dell’11 settembre 2014 (che si tornano ad allegare);
- b) Il Presidente del Consiglio comunale Milton Di Sabatino a porre in essere “ogni azione necessaria a garanzia dei diritti dei Consiglieri comunali”, in particolare stigmatizzando pubblicamente le omissioni del Sindaco e diffidandolo a sua volta al rispetto dei diritti dei Consiglieri comunali, con riserva di ogni successiva azione necessaria all’adempimento degli obblighi ad oggi elusi.
Si formula espresso avvertimento che, qualora l’adempimento non avvenga
entro e non oltre il termine di 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente, decorso inutilmente il suddetto termine la sottoscritta si vedrà costretta a porre in essere ogni conseguente azione e, in particolare, ad interessare della vicenda il Prefetto di Teramo, nonché a sottoporre alla sottoscrizione di tutti i consiglieri comunali apposita mozione di sfiducia nei riguardi del Presidente del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 9 comma 4 del vigente Statuto comunale, che al riguardo prescrive:
“Il Presidente può essere revocato dalla carica con provvedimento del Consiglio comunale adottato con le modalità di voto di cui al comma precedente, su proposta motivata sottoscritta da almeno un terzo dei componenti assegnati”, chiude la Marroni.