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cabina_madonnina Foto Consigliere MercanteDopo il declino di Prato Selva, i cui impianti sono chiusi da oltre un anno ed abbandonati all’incuria del tempo, anche Prati di Tivo, tradizionale meta turistica e tra le più importanti stazioni sciistiche della dorsale appenninica, rischia di subire la stessa sorte”. Queste le parole del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, che presenterà per la prossima seduta del 28 p.v. del Consiglio Regionale una risoluzione urgente diretta a chiedere l’intervento della Giunta regionale e la sollecita convocazione di un tavolo tecnico al fine di individuare una soluzione che, nell’immediato, possa scongiurare il pericolo della chiusura degli impianti di risalita della nota località abruzzese. “Nonostante la stagione turistica invernale sia già alle porte – ha spiegato Mercante – soltanto la scorsa settimana è stato pubblicato dalla società Gran Sasso Teramano SpA, società a capitale interamente pubblico, il bando per l’affidamento della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci di modo che si dovrà attendere l’inizio di dicembre per la piena operatività delle strutture.  Ma cosa ancor più grave è la possibilità che il bando di gara vada deserto tenuto conto  dell’elevato canone annuale previsto per la gestione. La mancata riapertura degli impianti, unitamente alle disastrose condizioni della strada che conduce ai Prati di Tivo, produrrebbe conseguenze nefaste per il nostro territorio, riducendo drasticamente la presenza di turisti con grave nocumento per tutte le strutture ricettive della zona, conseguente crollo dei livelli occupazionali con perdita di oltre 120 posti di lavoro e  rischierebbe di vanificare del tutto i 20 milioni di soldi pubblici fino ad ora impiegati per l’ammodernamento degli impianti. Alla luce di ciò - ha concluso Mercante - è indispensabile che la Regione svolga un necessario ruolo di raccordo tra tutti i soggetti coinvolti al fine di giungere, in attesa della realizzazione di un progetto di più ampio respiro diretto alla creazione ed alla promozione del brand Gran Sasso, ad un accordo che possa consentire, perlomeno, la riapertura degli impianti e l’avvio della stagione sciistica. Una soluzione va trovata ed in fretta. In caso contrario non ci resterebbe altro che assistere all’oblio di uno dei luoghi più belli d’Abruzzo ed al tracollo sociale, culturale ed economico di un’intera comunità”.