Civitella del Tronto, tra dogmi ed incongruenze
Quando ci si affida ad argomentazioni deboli, diventa gioco forza tentare di aggrapparsi sugli specchi per validare le proprie tesi: e' quello che da diverso tempo fa il sindaco Cristina Di Pietro.
Nei suoi interventi sul bilancio di previsione abbiamo ascoltato le solite litanie sulla bontà delle scelte prese, dando però la percezione (almeno a noi consiglieri di minoranza) di un'impressionante staticità di pensiero che rappresenta la spiacevole conferma del l'inadeguatezza di questa maggioranza di fronte alla profonda crisi che attanaglia le famiglie; un fallimento morale e politico che non ha attenuanti.
I servizi a domanda individuale (mensa, trasporti ecc.) erano assicurati dalla precedente amministrazione agli stessi costi, la tassa sui rifiuti la paghiamo per l'intero costo del servizio mentre prima contribuivamo per poco più della metà, l'addizionale IRPEF (la trattenuta sugli stipendi e sulle pensioni che va al comune),visto che a suo tempo si era opposta ad un suo aumento,per COERENZA poteva benissimo essere RIDOTTA , essa non è DOGMA.
Dovete sapere che le tariffe vengono ogni anno deliberate dal consiglio comunale, DICASI MAGGIORANZA, quindi a fine anno fate un bilancio di quanto pagherete di tasse locali Tari,Tasi e Imu, il classico conto della serva, e valutate l'entità della tassazione.
Lo sostengono i consiglieri di minoranza: Giuseppe Zunica, Stefano Tucci e Luca D'Alessio.
Nonostante ciò le casse comunali languono, tant'è che si è stati costretti ad accendere un mutuo, euro 260.000, presso la Cassa Depositi e Prestiti per pagare i debiti.
Le poche risorse che si rendono disponibili,non vanno a sostegno del lavoro, delle persone in difficoltà, nella manutenzione, vengono dilapidate in programmi di pseudo promozione territoriale e in velleità organizzative, vedi STAFF del SINDACO.
Cari concittadini, in democrazia esiste sempre la possibilità di distinguersi, di riconsiderare il proprio ruolo e il proprio pensiero; la realtà che ci circonda e' molto più ricca e feconda, il SOGNO volge, inesorabilmente, verso il TRAMONTO.