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teramo Nel pomeriggio di ieri, a pieni voti, Silvio Di Giuseppe, già presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Teramo, è stato nominato Presidente della Consulta provinciale delle Professioni, il nuovo organo della Camera di Commercio rappresentativo dei collegi e degli ordini professionali nonché delle associazioni di categoria non ordinistiche. La Consulta - istituita dalla recente legge di riforma delle Camere di Commercio, che ne prevedeva la costituzione in occasione del primo rinnovo del Consiglio camerale – sancisce dunque l’ingresso di queste categorie professionali all’interno della Camera di Commercio di Teramo. La Consulta – nell’ambito della quale la presidenza è onorifica e non comporta oneri a carico della finanza pubblica - è composta dai Presidenti degli Ordini professionali previsti dalla norma vigente e dai rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative delle categorie di lavoro intellettuale. Tra le sue funzioni spiccano quelle di tipo consultivo in materia di semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, legate alla formulazione di giudizi, valutazioni e proposte che abbiano anche il fine di promuovere una più stretta connessione tra imprese e mondo dei professionisti per supportare le stesse imprese nei percorsi di crescita, innovazione e apertura internazionale. “La nascita di questo nuovo organismo – osserva il presidente della Camera di Commercio, Giustino Di Carlantonio – rappresenta un passo importante per completare un quadro di partecipazioni alla vita della Camera di Commercio che vede attivamente presenti i diversi soggetti che, seppure con diverse vocazioni, concorrono allo sviluppo del sistema imprenditoriale teramano”. La nuova Consulta, tra l’altro, designerà il rappresentante delle professioni nel costituendo Consiglio della Camera di Commercio. L'ordine degli ingegneri  si dice soddisfatto di questa nomina anche perchè il nuovo presidente ha accolto i punti inoltrati dal Presidente Alfonso Marcozzi: azzeramento dei compensi, riduzione dei costi della camera di commercio, non piu' di due mandati.