Dissesto idrogeologico: Gabrielli, legge c'è, mancano le risorse
"La politica di messa in sicurezza che si sta facendo vede in primis interlocutori come le Regioni. In questo senso è stata fatta una scelta politica molto forte: i commissari che erano nominati dal ministero dell'Ambiente, sono stati sostituiti dai presidenti delle Regioni. Credo ci sia un messaggio molto forte in questo tipo di approccio, cioè legare le scelte di messa in sicurezza del territorio con le politiche che il territorio fa ordinariamente": lo ha detto il Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, oggi impegnato in Abruzzo in un giro di ricognizione sulle criticità idrogeologiche insieme al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. "Nei precedenti accordi di programma spesso c'era un 'disassamento' tra le scelte dei governatori e le attività del Commissario - prosegue Gabrielli - Adesso questa situazione è stata eliminata, vedremo gli effetti". In mattinata sono le tappe sono state Caramanico (Pescara), Lettomanoppello (Pescara), Chieti e Pescara (località Fosso Grande). Insieme a loro il direttore della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mauro Grassi.
"In questi giorni ho parlato di questione sociale, di eventi che, pure legati a vicende meteorologiche e al dissesto del territorio, incidendo sulla vita delle persone creano tensioni e allarme sociale al quale credo che l'autorità pubblica deve rispondere. La legge c'è, i meccanismi ci sono, manca un piccolissimo convitato di sale che si chiama disponibilità economica". Così il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, a Pescara a margine di uno dei sopralluoghi previsti durante il tour in Abruzzo sulle principali emergenze idrogeologiche insieme al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e al direttore della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mauro Grassi.