Sono dodici i lavoratori teramani che stanno per passare un Natale di angoscia e di disoccupazione. Sono dodici, che vanno ad aggiungersi alle migliaia che in questi mesi hanno perso il lavoro. Sono i dodici, ultimi rimasti, di tutta la forza lavoro dell'ex Alfiero Barnabei. Stanno per perdere il lavoro perché il Tribunale di Teramo, con quella che la Cgil giudica un'azione di assoluta gravità, ha di fatto imposto alla società affituaria Steel Box (groppo Las Mobili) l'interruzione  delle attività in corso pur in presenza di commesse per circa un milione di euro a fronte del fatto che il bando di gara per la vendita delle attività è andato completamente deserto. L'assemblea dei lavoratori della ex Alfiero Barnabei all'unanimità aveva richiesto la prosecuzione delle attività nell'attesa della pubblicazione del nuovo bando e la Cgil aveva inoltre proposto un accordo tra le parti che vincolasse la prosecuzione delle attività con la messa in sicurezza dei macchinari e degli impianti, Invece, le decisioni assunte dal Tribunale di Teramo vanno in assoluta controtendenza, anche con quello che il Sindacato giudica l'orientamento storicamente consolidato nelle procedure fallimentari in merito alla sensibilità manifestata verso gli aspetti sociali.   "In questo caso sono state pregiudicati circa dodici posti di lavoro, oltre alle potenzialità ancora da esplorare su possibili ulteriori riassorbimenti di lavoratori nel bacino professionale della ex Alfiero Barnabei".