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In merito alle molteplici dichiarazioni fatte di recente dall’opposizione relativamente alle condizioni della discarica “La Torre” ed alla proclamazione degli ultimi giorni circa la reperibilità dei fondi necessari alla chiusura del sito di Poggio San Vittorino ad opera dell’On. Paolo Tancredi, al quale va comunque il mio ringraziamento per l’impegno profuso, corre l’obbligo esporre alcune precisazioni. Eventuali  fondi Ministeriali destinati alla discarica, che per noi rappresenterebbero una boccata di ossigeno, non andrebbero a finanziare la bonifica del sito, bensì la definitiva chiusura. Dettaglio questo di non poco conto in quanto, grazie a tutte le azioni messe in campo dall’ufficio Ambiente del Comune di Teramo, a partire dal mio insediamento nel corso del primo mandato, è stato già resa possibile l’uscita dallo stato di emergenza e la dichiarazione di “sito non inquinato” conducendo al dissequestro della discarica (ricordo a noi tutti che la discarica che ho ereditato era sotto sequestro, inquinata e commissariata). Quanto menzionato è stato realizzato con lo stanziamento di fondi nel bilancio comunale, grazie ad un mutuo previsto per l’ampliamento della discarica che l’Amministrazione di centro destra ha devoluto per la messa in sicurezza della stessa e per la manutenzione costantemente effettuata, riportando la discarica ad una gestione post-mortem, con conseguente sensibile riduzione anche dei costi relativi smaltimento del percolato rispetto a quelli ereditati. Lo scrive  Rudy Di Stefano, assessore all'ambiente del Comune di Teramo. Tutto ciò a dimostrazione di come gli interventi effettuati siano stati risolutivi e non hanno certo “complicato la situazione” a differenza di quanto affermato dallo stesso On. Tancredi. Ormai l’unico, reale ed indiscutibile problema è il mancato accantonamento dei fondi necessari per la caratterizzazione. Accantonamento che, chiaramente, va eseguito quando la discarica è in funzione, quindi produce reddito ed invece, all’epoca in cui la discarica era in attività, si è pensato di spendere quei soldi diversamente e rimandare il problema a chi oggi è rimasto con “il cerino in mano”. Infatti il mancato accantonamento dei fondi per ben due mandati da parte dell’allora giunta di centro sinistra è spiegata dall’utilizzo di quelle somme per la realizzazione delle diverse cattedrali nel deserto in alcune frazioni cittadine. Quindi un possibile finanziamento di cui questo Ente potrebbe beneficiare permetterebbe all’attuale Amministrazione di porre rimedio all’uso scellerato fatto in passato dei proventi derivanti dalla gestione della discarica ed arrivare ad una chiusura definitiva della medesima. Sperando di  aver fatto un po’ di chiarezza sull’argomento, mi auguro che il PD la smetta di “tirare nella propria porta” realizzando dei clamorosi autogol, dato che hanno contezza di chi ha condannato i cittadini teramani ad anni ed anni di soldi buttati in discarica, chiude Di Stefano.