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IMG_6879IMG_6913 L’apicoltura urbana è già una realtà a New York, Londra, Parigi, Tokyo. E si fa strada anche in altre città italiane e forse, per la prima volta Teramo potrebbe essere all'avanguardia in Abruzzo con un progetto al quale sta lavorando Ennio Pirocchi. Le api di città fanno il miele – buono e sano come quello di campagna – e servono a monitorare gli inquinanti. Roba da esperti? No. Chiunque può adottare un’arnia. Una “centralina di monitoraggio per l'inquinamento” con le api al posto di quelle costosissime che abbiamo visto installate negli anni lungo viale Crispi. Le api sono sentinelle dell’ambiente ed è arrivato il momento di utilizzarle anche per quello che è il loro ruolo nella natura. Attraverso l’analisi del miele e della cera delle api possiamo controllare la presenza dei metalli pesanti, degli inquinanti, e rilevare cosa sta cambiando nell’ecosistema della città.  Di questo si è parlato nel XI convegno  che si è svolto lo scorso 30 novembre al ristorante La Pantera Rosa sui mieli tipici locali "Carlo Alberto Iannetti" organizzato dal consorzio apistico provinciale di Teramo e al quale hanno partecipato istituzioni, apicoltori e docenti dell'Università di Teramo.   GUARDA IL SERVIZIO TRATTO DA VERA MATTINA