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Mai così piena la sala consiliare al primo piano di via Milli per l'assemblea degli oltre 300 dipendenti della Provincia che, alla luce dell'emendamento che ne prevede il taglio del 50% (all'interno dell'approvanda legge di stabilità), vogliono chiarezza e certezze sul futuro. All'assemblea (convocata d'urgenza ieri sera dalle RSU di ritorno dall'improduttivo presidio a Roma) ha preso parte anche il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, che, nel suo intervento, ha ribadito l'assoluta disponibilità a vedere il da farsi. Ma le risorse non ci sono e non ci saranno, come ha chiaramente ripetuto anche ieri il governo ai sindacati. Dunque: occorre fare delle scelte, capire la Regione quando definirà servizi e funzioni (col relativo personale) da mantenere in capo alla Provincia o avocare a sè. "Io non sono per un conflitto istituzionale ma per un percorso chiaro in cui si capisca quante risorse, quanti servizi e con quale personale da pagare bisogna andare avanti", ha dichiarato il Presidente. "Meno 5 milioni di euro sui servizi, meno 7 milioni e mezzo per il personale. In queste settimane abbiamo sensibilizzato i nostri parlamentari ma temo che dal Governo non arriverà alcun aiuto perchè questa riforma approssimativa l'hanno concepita loro, perchè c'è la partita delle Prefetture e quella delle Camera di Commercio.  La partita dobbiamo giocarla con la Regione, D'Alfonso ci ha scritto annunciando una legge organica. Io rispondo dicendo facciamo molto presto; nel frattempo stiamo preparando tutta la documentazione che serve: ricognizione puntuale sui servizi che  rimangono e di quelle che non dovremmo avere più per legge; numeri e costi del personale. Intanto stiamo tagliando dappertutto e mettendo mano alle partecipate. In questo momento non voglio aprire un conflitto istituzionale, anzi ho bisogno del contributo di tutti e di tutte le forze politiche per risolvere questo problema che per me non è solo il problema delle vostre trecento famiglie ma anche di quelle dei disabili, degli studenti, di chi va in macchina su strade insicure". Di Sabatino ha chiesto poi agli stessi dipendenti della Provincia "un salto di qualità" visto che, nei due mesi dall'insediamento, "ho sentito forse troppo spesso qualcuno lamentarsi di buoni pasto e posizioni organizzative. Lo sforzo deve essere di tutti..." E in molti, in sala, hanno applaudito. La situazione è drammatica e l'emendamento sui tagli del 50% al personale delle Province sembra destinato all'approvazione.Ciò significa che via Milli dovrà scendere a 160 unità in un tempo strettissimo che impedirebbe qualsiasi procedura di ricollocamento presso altri enti. La strada della messa in mobilità sarebbe l'unica prospettiva. Domani pomeriggio una delegazione dei dipendenti dell'ente prenderanno parte al Consiglio provinciale perchè, sostengono i rappresentanti sindacali, "si sta parlando degli stipendi e del futuro di oltre 150 persone". I dipendenti provinciali non ci stanno a far passare l'idea che non vogliono "reinvestire su se stessi cambiando ente o ufficio". Il problema, come sottolineato dagli interventi è che: "non c'è alcuna garanzia di essere ricollocati, nessun obbligo per altri enti e molte poche probabilità che questo avvenga davvero" GUARDA IL VIDEO (CLICCA QUI) Provinciafoto (9) foto (10) foto (11)