Passaggio a livello Bellante. La Provincia revoca l’ordinanza di luglio, già pronto il preliminare per il sottopasso pedonale che sarà finanziato dalla Regione
Il presidente Renzo Di Sabatino ha disposto la revoca dell’ordinanza di chiusura del passaggio a livello di Molino San Nicola, emessa quest’ultima a luglio scorso, e lunedì la Provincia parteciperà ad una nuova riunione con Ferrovie dello Stato, Comune di Bellante e Regione che si svolgerà a Pescara. Con la nuova ordinanza si dispone che il passaggio rimanga aperto altri sei mesi per consentire l’approvazione del nuovo sottopasso ciclopedonale.
L’ente, come rappresentato dieci giorni fa ad una riunione in Regione alla presenza del sindaco di Bellante, Mario Di Pietro, del consigliere provinciale incaricato alla viabilità, Mauro Scarpantonio e dall’ingegnere Dario Melozzi, ha già predisposto il preliminare d’intesa con l’amministrazione bellantese.
Grazie al progetto, l’esecutivo sarà pronto entro due mesi, la Regione ha concesso un finanziamento di circa 300 mila euro che servirà a realizzare una via di collegamento alternativa al passaggio al livello chiuso da Ferrovie dello Stato nell’ambito “di un processo tecnico irreversibile” che risponde all’adeguamento degli standard di sicurezza.
Va chiarito che la Provincia ha già realizzato - nel 2005 – in ottemperanza alla convenzione stipulata a suo tempo con Regione e Ferrovie dello Stato, un sottopasso carrabile e che si è resa disponibile a migliorane le condizioni. La nuova opera, progettata dall’ente e finanziata dalla Regione, sarebbe, quindi, ad uso esclusivo dei pedoni.
“Dell’ordinanza, emanata a suo tempo per evitare un’azione risarcitoria da pare delle FS, non sapevo nulla e ne ho disposto subito la revoca anche perché siamo in presenza di un fatto nuovo, visto che abbiamo trovato i finanziamenti per realizzare un altro sottopasso ad uso dei residenti” chiarisce Di Sabatino che aggiunge: “tenuto conto, però, che proprio da Bellante paiono emergere posizioni divergenti attendo chiarimenti anche dal Comune. Sono convinto che questa situazione si sarebbe potuta scongiurare se avessimo raggiunto un accordo di buon senso con Ferrovie dello Stato: oggi dobbiamo lavorare di concerto per evitare che la società ferroviaria decida di tenere chiuso il passaggio a livello nel periodo necessario alla realizzazione dei lavori”.