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di ANTONIO D'AMORE "Una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze sono una prova..." Agata Christie     Prima coincidenza: arriva Mattucci e all'improvviso tutta la perfetta macchina della differenziata, da un giorno all'altro va in panne e, mai come adesso, il servizio lascia a desiderare. Seconda coincidenza: arriva Mattucci e all'improvviso dai corridoi della TeAm esce di tutto, rumors, voci, chiacchiere...tutto per mettere in ombra il nuovo presidente. E così  fa un indizio. Terza coincidenza: arriva Mattucci e, all'improvviso, in TeAm comincia un'opera mai vista di delegittimazione del presidente, spinta fin quasi alla personale mancanza di riguardo, costringendolo a non firmare la pianta organica. E così fanno una prova. La tempestività con la quale il Sindaco di Teramo ha annunciato che, entro 48 ore, sarà nominato il nuovo presidente, annunciandone anche il sesso femminile, tradisce senza ombra di dubbio che quelle di Mattucci non sono state dimissioni impreviste, anzi: erano previste eccome.... oserei dire "agevolate". Tanto agevolate e "gradite" ad una parte della politica teramana, al punto che è venuto meno anche quel riguardo istituzionale che avrebbe voluto sentire dal Sindaco prima di tutto il saluto per il presidente uscente, poi e solo poi l'annuncio del successore. Ma ormai, nella ricorrente barbarie politica e umana che la politica aprutina offre a noi contemporanei e consegna alla storia, chi volete che consideri importante il rispetto delle prassi istituzionali? Alla TeAm sta arrivando il nuovo presidente...e la butto lì, secondo me sarà quella Enrica Salvatore che il SIndaco avrebbe ben visto anche alla presidenza della Fondazione Tercas (ma in quel caso non gli riuscì). Ma questo è il futuro.... quello che oggi fa notizia è il passato recente, quello di queste ultime settimane, quello della presidenza di Mattucci, quello di una storia che avrebbe potuto e dovuto essere diversa. Il gioco del "giallo", però, visto che siamo partiti da Agata Christie, pretende che le soluzioni siano sempre più di una. Le cronache apparenti raccontano di un Sindaco che trionfa e gongola, che è pronto a nominare il nuovo presidente, pardon: la nuova presidentessa e lanciare la TeAm verso quella "totalità pubblica" che, a detta sua, sarà la soluzione di tutto. L'altra lettura del "giallo" è esattamente contraria: Mattucci se ne è andato, la componente Dalmata lascia la "patata bollente" della TeAm nelle mani del Sindaco e del presidente, pardon: della presidentessa che verrà... ma si rimette in discussione tutto un accordo politico del quale la TeAm è solo un dettaglio. Chissà che la storia, un giorno, non ci costringa a raccontare la favola triste di una TeAm "salvata" e di un Comune perduto... nell'attesa, potete ricominciare a fare la differenziata come si deve...tanto Mattucci se ne è andato...   GUARDA IL SERVIZIO