LA DONNA DI BRUCCHI SI CHIAMA...PIETRO
di ANTONIO D'AMORE
Il Sindaco di Teramo l’aveva detto ai giornalisti amici pochi minuti dopo le dimissioni di Mattucci, ed il Sindaco di Teramo è uomo di parola: “il prossimo presidente della TeAm sarà una donna”. E ha tenuto fede all’annuncio, se è vero come è vero che il nuovo presidente della TeAm si chiama Pietro. Bozzelli Pietro, per la precisione. Ad annunciarlo, attraverso altri giornalisti amici (salvo poi mettere in scena un pietoso teatrino in Consiglio Comunale) è stato lo stesso Sindaco, che ha svelato in anteprima quello che oggi rivelerà (o dovrebbe rivelare…perché può sempre accadere che vada in qualche tv amica a divulgare altro verbo), è che Pietro Bozzelli, indicato quale membro del Cda dalla lista Civica del Sindaco (quindi dal Sindaco stesso) diventerà presidente. Attenzione, però, perché una donna c’è: Anna Di Russo, già assessore al Personale con Sperandio e già presidente per sette anni del Corsu, che è un po’ il padre del MoTe (a proposito, a che serve il MoTe? Siamo sempre in attesa che il dottor Ermanno Ruscitti trovi il tempo, tra i numerosi impegni del suo incarico, di dire a noi – o alla stampa amica sua che di lui non dice male, a che serva il MoTe), che dovrebbe entrare in cda. Dunque, ricapitolando: la donna di Brucchi alla guida della TeAm si chiama Pietro, ed è una scelta premiante quella del Sindaco, visto che Bozzelli ha dato prova di sicura fedeltà e di grande affidabilità, seguendo pedissequamente le indicazioni dello stesso Sindaco in ogni fase di quell’”Operazione Mattucci” che, ormai è più che evidente, era finalizzata alla defenestrazione del Presidente. Infatti, così di lui scrive Mattucci nella lettera d’addio: “…sono stato sostanzialmente sfiduciato anche, cosa ancor più grave e significativa, dal Comune che rappresento, visto che l’ing. Bozzelli, altro membro da Te designato, ha votato in difformità dal sottoscritto, evidentemente seguendo disposizioni in tal senso”. Dunque, mentre Mattucci – nominato dal Comune – seguiva le indicazioni del Comune e votava no, Bozzelli votava sì. Il Sindaco negò ingerenze, ma Mattucci se ne è andato e Bozzelli diventa presidente: tirate voi le somme. Intanto, nelle more della questione presidenza, va sottolineato l’approfondito e illuminante comunicato serale dell’avvocato Gianluca Pomante, apparentemente considerato ancora consigliere di opposizione, ma sempre più vicino al Sindaco nei toni e nelle cortesie. Pomante, infatti, dopo aver celebrato il doveroso annuncio-stampa agli stessi amici del Sindaco, una decina di ore più tardi diffonde un comunicato nel quale ci manifesta le sue proprie perplessità sulla trasformazione della TeAm in tutta pubblica. Nell’apprezzare il fatto che il Sindaco abbia “fatto proprie le mie richieste”, Pomante scrive anche di voler valutare “il potenziale di crescita dell'azienda nei prossimi anni, anche alla luce degli affidamenti che potrebbero essere garantiti dai Comuni subentranti (se fossero in scadenza la maggior parte degli appalti, tali enti potrebbero affidarli anch'essi in house alla Team e supportarne la crescita)…” dimostrando di conoscere l’esistenza di Comuni subentranti, circostanza che – a parte una cena di intenti tra Brucchi e Mastromauro – è poco più di un’idea. Pomante, invece, sembra molto ben informato sulla questione, al punto che “…non è stato pertanto necessario procedere alla votazione dell'Ordine del Giorno…” perché tanto Brucchi ha accolto le sue richieste. Faccio un cattivo pensiero: se davvero Di Dalmazio dovesse decidere di passare all’appoggio esterno, ritirando l’assessore (io credo che sarebbe più giusto e dignitoso – politicamente parlando – uscire e assumere una posizione di netta opposizione, visto il trattamento), sono sicuro che c’è un consigliere pronto a fare il viaggio opposto. Una sciarpa arancione in giunta? Chissà…fantapolitica? Forse, ma in fondo ormai può succedere di tutto, se un Sindaco annuncia una donna e nomina Pietro…