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1 In merito alla proposta di legge per lo scioglimento del Consorzio Bim Vomano-Tordino di Teramo presentata dal capogruppo del M5S in Consiglio Regionale, Riccardo Mercante, il Consorzio ritiene doveroso precisare quanto segue:  
  1. La proposta di legge regionale prospettata dal consigliere Mercante appare superflua, in quanto esiste già una legge regionale, la L.R. n. 25/2011, dove viene previsto (art.3) che lo scioglimento del BIM debba intervenire ad opera della maggioranza dei Comuni del Consorzio e sarebbe davvero singolare prospettare un diverso percorso legislativo.
 
  1. Circa l’utilità dell’Ente, il consigliere Mercante forse ignora che, grazie all’azione intrapresa dal Consorzio, l’Enel ha pagato l’Imu  e l’Ici sui propri impianti relativi alle annualità 2006-2011 per un totale di 4 milioni e mezzo di euro, tutti regolarmente confluiti nelle casse dei Comuni, e dal 2012 versa annualmente circa 800mila euro l’anno: impensabile che un piccolo comune montano potesse da solo raggiungere questi risultati! Inoltre, l’Amministrazione di questo Consorzio è impegnata in prima linea in un’importante azione a livello nazionale per far sì che anche le spettanze Imu e Ici attualmente incassate dallo Stato tornino ai Comuni.
 
  1. Tra le varie attività intraprese dal Consorzio Bim si ricordano: la recente realizzazione sul territorio dell’asilo nido più sicuro e all’avanguardia del centro-sud Italia per oltre 1 milione di euro (fondi raccolti grazie alla solidarietà della Federazione nazionale dei consorzi Bim a seguito del terremoto del 2009), la contrazione di mutui per la realizzazione diretta di opere pubbliche per un totale di quasi 7 milioni di euro e la programmazione per il 2015 di investimenti per oltre 1 milione di euro – il tutto su priorità segnalate dai Comuni, stante l’impossibilità per gli stessi di contrarre mutui -, la promozione di importanti servizi sociali sul territorio (uno fra tutti: il servizio di telecardiologia che consente di salvare molte vite nei comuni dell’entroterra). Si comprende facilmente che lo scioglimento del Consorzio, auspicato dal consigliere Mercante, andrebbe a marginalizzare ulteriormente le aree interne e comporterebbe per i Comuni l’onere del rimborso dei mutui contratti.
 
  1. Per quanto concerne il costo dei 5 dipendenti della struttura (che annovera un ufficio stampa part-time istituito su espressa richiesta dei Comuni per erogare un servizio di informazione istituzionale in forma associata), esso è pari al 10% circa della spesa corrente, a fronte di un costo medio del personale dei Comuni di circa il 35-40% della spesa corrente. In aggiunta si segnale che l’Ente non ha dirigenti, consulenti, collaboratori esterni e non ha contenziosi in essere, neanche in materia di lavori pubblici ed espropri. Il Consorzio si sostiene solo grazie ai sovracanoni versati dall’Enel e, quindi, non grava in alcun modo sulla finanza pubblica e, di conseguenza, sulla collettività
Si invita, pertanto, il consigliere regionale Mercante a visitare gli uffici del Consorzio, per meglio comprendere cos’è e cosa fa per il territorio.