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L’arte del maestro Alberto Chiarini raccontata attraverso lo sguardo dei giovani studenti teramani. In occasione della chiusura della mostra antologica dedicata al pittore teramano, domani pomeriggio (ore 18) alla Pinacoteca Civica in viale Bovio sarà proiettato il video con le interviste agli alunni delle scuole elementari che hanno visitato l’esposizione insieme a Marco Chiarini, regista e figlio dell’artista scomparso prematuramente nel 1988. Dopo la proiezione, la mostra chiuderà alle 19. «L’analisi dei quadri fatta dai ragazzi», spiega Marco Chiarini, «lascia emergere tutta la modernità e l’attualità della poetica del pittore dimostrando come, al di là di ogni ragionevole dubbio, uno sguardo possa cogliere sfumature inaspettate». Inaugurata il 13 dicembre, a gennaio l’antologica è stata prorogata fino al 28 febbraio visto il notevole afflusso di pubblico registrato sin dall’apertura. Nel complesso sono state circa 120 (tra queste 60 dipinti e 40 grafiche) le opere esposte per la prima antologica con cui la città di Teramo ha reso omaggio all’arte di Alberto Chiarini. I dipinti, le grafiche e le immagini esposte – provenienti da istituzioni, collezioni private e dalla famiglia – hanno consentito di ripercorrere l’excursus artistico e umano di Chiarini: dalle prime sperimentazioni durante il periodo dell'Accademia delle Belle Arti a Roma al sodalizio con Guido Montauti e l'avanguardia del gruppo "Il Pastore Bianco" negli anni Sessanta, fino al realismo lirico della maturità. La mostra, promossa dagli stessi familiari di Chiarini attraverso l’associazione culturale “Il Prato Bianco” in collaborazione con i Musei Civici di Teramo, è stata curata da Marco Chiarini e Umberto Palestini (Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino). L’esposizione è stata accompagnata dal catalogo pubblicato dall’associazione “Il Prato Bianco”, curato sempre da Marco Chiarini e Umberto Palestini, con la collaborazione di Gianni Chiarini. Oltre alle opere esposte, il catalogo ha raccolto scritti di artisti e critici (Luca Cesari, Umberto Palestini, Gianfranco Spitilli, Maddalena Lenti  e Romolo Bosi), testi dello stesso Chiarini e testimonianze di giornalisti e personalità della cultura teramana (Tiberio Cianciotta, Gianni Gaspari, Franca Scagliarini, Giammario Sgattoni) che hanno conosciuto l’artista. L’antologica e il catalogo della mostra sono stati realizzati con il patrocinio del Comune di Teramo, della Regione Abruzzo e della Fondazione Tercas, e il contributo di Cingoli Nicola & Figlio S.r.l.