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Il vice presidente del CSM, Giovanni Legnini, torna dopo anni al Tribunale di Teramo dove iniziò la sua carriera forense (dopo la laurea in Giurisprudenza a Teramo). E vi torna nel ruolo giusto per raccogliere le richieste della macchina della Giustizia teramana: dalla carenza di personale alle percentuali di lavoro svolto in più da dipendenti, magistrati, giudici rispetto al resto del distretto. Esigenze anche strutturali, come ha ricordato il procuratore della Repubblica, Antonio Guerriero, che nel suo intervento non ha nascosto i problemi del Palazzo (ascensori non funzionali, cupole da rifare, infiltrazioni ed altro). Il tutto sotto lo sguardo attento del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, accanto al collega di Pescara, Marco Alessandrini, all'onorevole Paolo Tancredi e al presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino). Legnini, scortato dal presidente del Tribunale Giovanni Spinosa e da Guerriero, insieme al procuratore generale della Corte d'Appello, Giuseppe Falcone, e al presidente della Corte d'Appello, Stefano Schirò, ha visitato tutto il Tribunale. Nel suo intervento Legnini ha ricordato l'esigenza di Giustizia percepita da tutti i cittadini, unita all'obbligo di tutti di soddisfarla. Spazio, nell'intervento di Legnini, anche per la legge sulla responsabilità civile dei magistrati: "Noi vigileremo affinchè questa legge non infici il diritto alla libertà e autonomia giudiziaria, interpretata come servizio". Legnini ha riconosciuto le difficoltà affrontate dal Tribunale per l'accorpamento degli uffici giudiziari e la mole di lavoro a carico di un personale sicuramente in deficit.   GUARDA IL VIDEO (CLICCA QUI) legnini_giovanni-680x453