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via longo Dopo il Sindaco Maurizio Brucchi che pensa all’housing sociale di via Longo, e che ha congelato le assegnazioni ormai da un anno, ci si mette anche la Regione Abruzzo. Le graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari alle famiglie più disagiate sono state ingiustamente bloccate  dalla stessa Regione. Grandi quantità di concorrenti su tutto il territorio provinciale grazie ai bandi di concorso, regolarmente in graduatoria,  attendono da tre mesi le liste che i Comuni avrebbero dovuto pubblicare con i rispettivi punteggi. I concorrenti ignari della situazione si rivolgono a noi sindacati,  ma la Commissione provinciale alloggi con sede presso ATER  non è in grado di andare avanti  senza la figura di un nuovo capofila.  Non è un metodo del tutto legittimo, oltre 1000 aspiranti assegnatari, più di 500 domande inevase per l’emergenza abitativa su tutto il territorio provinciale, un vero e proprio esercito di cittadini che si vedono negare un diritto sacrosanto. Una decina di Comuni  del territorio provinciale hanno chiesto all’Amministrazione Ater  di sollecitare il Presidente D’Alfonso a nominare un nuovo Presidente.  Lo scrive il segretario provinciale del Siget: Antonio Di Berardo. Come si possa tenere una graduatoria bloccata per mesi consequenziale al rinnovo di un Presidente?  Il Vice Presidente della Commissione alloggi, Rag. Gabriele Rastelli, che ha Sostituito il Presidente da gennaio 2014 a tutto novembre per la formazione per le graduatorie per le assegnazioni di alloggi ERP, il 2 dicembre 2014, ha chiesto a l’Ater di Teramo  l’autorizzazione per continuare ad esaminare ulteriori pratiche.  A tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta. dove l’emergenza abitativa è alta  tale da far aumentare le liste di attesa  è davvero inspiegabile. Questo snatura la funzione dell’edilizia pubblica.  Sarà interessante anche capire le ragioni che hanno determinato questo lungo stop.  Abbiamo chiesto all’amministratore Unico Armando Rampini,  ma la risposta è stata vaga, insoddisfacente,  non completa, e un espressione ben visibile che la presenza del sindacato era di troppo, ma, il fatto più eclatante è la non disponibilità a ricevere il pubblico  e la presenza al proprio ufficio è molto limitato, una volta a settimana e non sempre. Una riflessione va fatta, ma quanto ci costa a noi cittadini avare un amministratore Funzionario della Regione Abruzzo e amministratore Unico di un Ente,  poco presente e non disponibile alle esigenze dei cittadini?.  In un momento di difficoltà economiche crescenti per le famiglie in una situazione in cui l’impoverimento  a causa della perdita del lavoro,  della disoccupazione e senza casa  assume tratti drammatici. Il Sicet chiede direttamente al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso di intervenire urgentement chiude il Siget..