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Dal giorno in cui suo marito Nicola venne ucciso per vendetta da un concittadino, Pasqua Centorame, tutte le mattine, si recava al cimitero di Atri. Lo stesso aveva fatto oggi, non solo per recarsi sulla tomba del compianto consorte. Ma anche per piangere sulla tomba dell'adorato figlio, deceduto anni fa in un incidente stradale. Ma la donna, 79 anni, di Atri, vedova dal 1971, ha trovato la morte proprio mentre lasciava il cimitero di via Colle Maralto. Ad ucciderla, travolgendola, è stato un autobus di linea dell'Arpa che stava uscendo dal deposito adiacente al camposanto della città ducale. Questione di attimi, purtroppo finiti in tragedia. La donna è stata travolta in piena, mentre l'autobus lasciava il garage procedendo in retromarcia. Nonostante l'andamento affatto veloce del mezzo, come emerso da una primissima ricostruzione a cura del Commissariato di Polizia di Atri, per la donna non c'è stato nulla da fare. Con ogni probabilità, toccata dall'autobus l'anziana potrebbe essere caduta a terra e non aver fatto in tempo a rialzarsi e togliersi dalla pericolosissima traiettoria del mezzo. Fatto sta che la 79enne è morta a seguito del profondo politrauma così come constatato dai sanitari del 118 portatisi sul posto. Inutili i soccorsi. La donna è deceduta nel giro di pochi minuti. Sotto shock l'autista dell'autobus Arpa, un 45enne, incredulo della tragedia, che ora deve rispondere di omicidio colposo. La procura ha disposto il sequestro dell'autobus, su cui verranno incaricate le perizie del caso, mentre la salma della 79enne è stata ricomposta presso l'obitorio dell'ospedale San Liberatore di Atri, per la ricognizione cadaverica. Sul luogo dell'investimento mortale si è portata anche la Polizia Stradale: occorrerà capire se l'autobus fosse dotati dei sensori e se siano stati attivati dal conducente una volta avviata la retromarcia per uscire dal deposito. La notizia della tragedia, avvenuta intorno alle 7.45, ha fatto subito il giro di Atri. Negli anni Settanta, Pasqua Centorame e la figlia avevano pianto la tragica scomparsa del capofamiglia Nicola Martella, ucciso a sassate da un concittadino, Santino Riti, che per quest'omicidio ha scontato trent'anni di carcere fino al 2001. La signora Centorame lascia la figlia, conosciuta ad Atri anche per il suo impegno come volontario di primo soccorso. ambulanza-ospedale