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carcere_teramo_castrogno Dopo gli eventi recenti che hanno portato Castrogno nel guinnes dei primati con oltre 80 detenuti alta sicurezza in sciopero della fame, IL Sinappe ritiene un diritto/dovere (unica voce critica dell’Istituto teramano) parlare di quanto accaduto. Dopo mesi di denuncie sulle criticità del momento che stava passando Castrogno, i nodi sono venuti al pettine. Le difficoltà a cui il Personale era ed è sottoposto, è il frutto di una gestione fallimentare del direttore, del comandante e del responsabile alta sicurezza. La mancanza di una visione unica nella gestione, i pessimi rapporti tra le “figure apicali”, la mancanza di conoscenza delle dinamiche interne a causa di una scelta di isolamento all’interno dei propri uffici, una sorta di incapacità nell’affrontare i problemi e le difficoltà che aumentano giorno per giorno, hanno portato ad un evento critico che solo grazie alle capacità del Personale di Polizia Penitenziaria delle Sezioni non è sfociato nel peggio. Stiamo lavorando perché questo mancato dramma obblighi il Dipartimento ad aprire una inchiesta sulla gestione di un Istituto che si sta trascinando verso il baratro ogni giorno che passa. Faremo in modo che l’attuale interessamento della politica su Cstrogno (non si dimentichi la recente condanna con relativo risarcimento economico per “detenzione inumana” a due ex detenuti teramani ospitati a Castrogno), non svanisca come neve al sole.