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Il Bim da oggi senza vertice. Sì perchè dal Comune di Montorio al Vomano non è arrivato alcun passo indietro. Ed è arrivata puntuale la revoca al suo delegato in seno al Consorzio. Franco Iachetti, da oggi, non alcun incarico su delega del Comune in cui è consigliere di opposizione. E da oggi, dunque, Franco Iachetti, non è più presidente del Bim. Il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, come in fondo più che annunciato e confermato al tavolo convocato dallo stesso Iachetti con tutti i sindaci dei Comuni soci del Consorzio, ha deliberato la revoca della delega. Motivo, la mai arrivata rinuncia di Iachetti alla sua indennità da presidente, quei 2250 euro lordi al mese finiti sott'accusa nelle ultime settimane. Iachetti da oggi non rappresenta più il Comune di Montorio, non ha alcuna delega e dunque, automaticamente, non può detenere la presidenza del Bim. Ora la strada del ricorso al Tar è presto intrapresa. Iachetti aveva controdedotto al Comune le proprie ragioni ma il sindado Di Centa è andato per la sua strada, forte dell'apporto del gruppo di maggioranza in Consiglio "Si può fare". La revoca doveva arrivare il 23 marzo ed è arrivata, puntuale. Ora Franco Iachetti ha 45 giorni di tempo per chiedere la sospensiva della revoca e ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale. Ci sono già dei precedenti in casa Bim in tal senso, altri presidenti sempre delegati da Montorio hanno intrapreso la strada del ricorso al Tar. E l'hanno vinta. Come finirà adesso? Una cosa è certa, in uno dei prossimi consigli comunali a Teramo ci sarà chi interrogherà anche il sindaco del Comune capoluogo, Maurizio Brucchi, sul caso indennità e sul caso Iachetti. Oltre al ricorso al Tar la strada "salva Iachetti" potrebbe essere che uno dei sindaci di 27 Comuni soci del Bim propongano una sorta di adozione della sua delega. A dirsi già disponibile in tal senso, il primo cittadino di Cortino, Gabriele Minosse iachettiok