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Altro che Babila....qui siamo a Babilonia. La vicenda del nuovo locale aperto in città, e della multa da 6mila euro elevata dalla Polizia Municipale, si arricchisce di sempre nuovi particolari e di nuovi colpi di scena. Ma andiamo per ordine, tentando di orientarci in questa "babele" di leggi, norme, parole, chiacchiere, smentite, verità, mezze verità, autorizzazioni e multe.   Atto primo. Lunedì 23. Ore 16,10, una pattuglia della Polizia Municipale si presenta al Babila, chiede di verificare le licenze, non trova quella che consentirebbe l'apertura del locale e lo multa, seimila euro. Il verbale, come da indicazioni delle persone presenti, viene notificato alla persona che viene indicata quale legale rappresentante, ovvero Chiara De Remigis, figlia dell'imprenditore caseario Adriano.   Atto secondo. Martedì 24 La notizia della multa rimbalza sulla stampa. Adriano De Remigis rilascia un'intervista nella quale si dice tranquillo, perché quella multa è sbagliata in quanto, in virtù della legge Monti, non c'era bisogno della licenza per aprire, ma sarebbe bastata una "Scia", ovvero una "Segnalazione certificata di inizio attività". Intanto il gossip cittadino parla di un tentativo di ostacolare l'attività del Babila ordito da qualche invidioso concorrente. Intanto, c'è da sistemare la documentazione sull'affitto dei locali, che sono di proprietà della Provincia di Teramo.   Atto terzo. Mercoledì 25 De Remigis sistema la documentazione sull'affitto e deposita tutto in Comune, dove comincia l'iter per il rilascio della licenza vera e propria, intanto annuncia il ricorso contro la multa. Il Comando della Polizia Municipale, intanto, scopre che il 18 marzo la società dei De Remigis aveva deliberato la sostituzione dell'amministratore, non è più Chiara, ma il padre Adriano.   Atto quarto. Giovedì 26. Un quotidiano riferisce dell'annullamento della multa e della "magica ricompara" della Scia. E' vero, ma solo in parte, perché ad essere stato annullato è il verbale della multa notificato a Chiara De Remigis, perché i Vigili hanno appurato dell'avvenuto cambiamento di amministratore e la cosa avrebbe potuto favorire un ricorso per difetto di legittimazione. A scanso di equivoci, il verbale viene ri-emesso per Adriano De Remigis e notificato all'imprenditore. Così, mentre una copia passa al dirigente Cupaiolo per tutti i provvedimenti, l'ufficio commercio di Falasca procede con il rilascio della licenza. E sulla Scia ricomparsa? Sembra che sia vero...ma sarebbe una Scia edilizia, relativa ai lavori di sistemazione dei locali, non quella amministrativa per la licenza. E non finisce qui.