Teramo/Pomante: "Sui nidi la Giunta è in uno stato confusionale"
In occasione della deliberazione relativa all'esternalizzazione dei servizi alla prima infanzia abbiamo assistito ad una sorta di "stato confusionale" della giunta e della maggioranza.
All'apertura della discussione il Sindaco ha affermato chiaramente che l'unico servizio oggetto di esternalizzazione sarà quello del micronido, peraltro già oggetto di parziale intervento del privato
Subito dopo l'Assessore Romanelli ha evidenziato invece la necessità di procedere all'esternalizzazione, nei prossimi anni, di tutti i servizi alla prima infanzia, a causa del raggiungimento dell'età pensionabile di molti dipendenti che non sarà possibile sostituire.
Lo sostiene Gianluca Pomante Consigliere Comunale "arancione".
Infine il consigliere Provvisiero ha fornito una terza versione, evidenziando la necessità di prendere atto della progressiva riduzione dei trasferimenti statali nei prossimi anni, ammettendo implicitamente che il costo dovrà essere scaricato sui cittadini.
La Giunta e la maggioranza cercano maldestramente di nascondere il vero obiettivo dell'esternalizzazione: scaricare sui cittadini i costi dei tagli ma, soprattutto, dell'inefficienza dell'attuale Amministrazione, incapace di trovare soluzioni alternative
Ogni volta che sono stati esternalizzati servizi di questo Comune - è un dato di fatto - sono aumentati i costi a carico dei cittadini. Parcheggi, trasporto scolastico, servizi cimiteriali, raccolta rifiuti, manutenzione del verde pubblico, ecc. Per tacer dei problemi di gestione e di sicurezza di cui abbiamo avuto, purtroppo, ampia testimonianza negli ultimi mesi.
Aumenteranno anche i costi dei servizi alla prima infanzia. Prendete nota e fate le opportune verifiche a tempo debito.
Del resto è lapalissiano: il privato deve necessariamente aggiungere ai costi di gestione un utile d'esercizio e non può garantire alcuna riduzione dei costi a parità di qualità del servizio.
Riducendosi i trasferimenti statali e regionali, evidentemente qualcuno dovrà pagare di più e non sarà il Comune nel momento in cui il servizio sarà affidato al privato.
L'ulteriore obiettivo di alcuni politici navigati - dato il blocco delle assunzioni - sarà probabilmente quello di svolgere opera di persuasione politica nei confronti delle future ditte affidatarie del servizio, affinchè assumano dipendenti "graditi" e soprattutto disposti a ricambiare con benevolenza alle urne.
La solita storia, chiude Pomante.