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Giovedì 2 aprile, alle ore 16.00, il vescovo Mons. Michele Seccia sarà a Giulianova alla Sala Trevisan della Piccola Opera Charitas per la solenne Celebrazione in Coena Domini, ove si fa memoria dell’Ultima Cena del Signore con gli apostoli. La liturgia prevede il rito della Lavanda dei piedi e tale gesto sarà compiuto dal vescovo Michele. A vivere questo momento di speciale intensità saranno le Fondazioni diocesane Piccola Opera Charitas di Giulianova  e Istituto Maria Regina di Scerne, che il vescovo più volte ha definito come “due importanti gemme della carità e accoglienza della Diocesi di Teramo – Atri”. La Piccola Opera Charitas è stata fondata da padre Serafino Colangeli, ed è attiva nell’accoglienza di ragazzi disabili. È attiva nel prestare cure e riabilitazione a 200 ragazzi in tra regime di residenzialità e semi residenzialità. Presta ancora un prezioso servizio culturale per il territorio di appartenenza e gestisce una mensa dei poveri a Giulianova con il decisivo contributo di volontari. L’Istituto Maria Regina è stato fondato da don Silvio De Annuntiis, ha come finalità la tutela della vita umana e dell’istituto della famiglia, con particolare attenzione al mondo dell’infanzia e della gioventù emarginata, ispirandosi ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa. Due sono i principali settori di attività: l’assistenza alle persone in difficoltà, a cominciare dai bambini, e la formazione di operatori laici e religiosi. Dal 1982 oltre mille bambini sono stati accolti ed accompagnati verso un futuro migliore. Si affianca all’Istituto l’Associazione di volontariato l’Angelo Custode, presente dal 1992, con l’intento di affiancare don Silvio e le suore nella loro missione di assistenza nella loro missione di assistenza e sostegno ai bambini ed adolescenti in difficoltà. La Celebrazione con il Vescovo Michele sarà l’occasione per riaffermare che il servizio è il vero modo di esprimere la carità. Cristo è il modello da seguire ed imitare. Mons. Seccia laverà i piedi a ragazzi, operatori, volontari. Sarà un momento intimo dove le due comunità diocesane faranno esperienza di fraternità, di comunione attorno al vescovo. Sarà un momento forte, dove il vescovo testimonia l’amore di cristo, con il quale l’amore si esprime nel servizio.