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tribunale-teramo-3 "Faremo il Riesame, che scade domani. Per il resto aspettiamo". A parlare è il legale di Roberto Casari, l'ex presidente della Cpl Concordia, oggi a Teramo per l'udienza preliminare per l'esplosione della scuola di Piano D'Accio e che vede Casari imputato insieme ad altre quattro persone per crollo colposo. Il legale non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni né sulla vicenda teramana né sull'inchiesta in corso sulla metanizzazione dei comuni dell' isola di Ischia. Sulla presenza un po' a sorpresa di Casari in Aula a Teramo, lo stesso legale ha spiegato che il suo assistito pensava di avere l'obbligo di essere presente. È presente in Aula Roberto Casari, 62 anni, ex presidente della Cpl Concordia attualmente agli arresti nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sull'appalto per la metanizzazione di Ischia e oggi a Teramo per l'udienza preliminare sull'esplosione nella scuola di Piano D'Accio, il 3 ottobre 2013. Casari, assistito dall'avvocato Massimo Vellani, è tra i 5 indagati per i quali oggi il gup deve decidere sul rinvio a giudizio per disastro colposo. La Cpl Concordia è affidataria degli impianti termici a Teramo. L'esplosione dell'asilo di Piano d'Accio a Teramo solo per una pura coincidenza - i bambini avevano lasciato da poco la scuola dopo l'orario pomeridiano - non provocò una strage. Il pm Stefano Giovagnoni ha chiesto il processo per Casari e altri quattro tra dirigenti e tecnici della coop modenese, tra i quali i teramani Alfredo Lupi, di Sant'Omero (Teramo), responsabile dell'area tecnica Abruzzo della Cpl e Walter Lucidi, di Controguerra, dipendente dello stesso ufficio. Secondo la Procura, la cooperativa Cpl Concordia, affidataria della gestione degli impianti termici in gara Consip per conto dell'Amministrazione comunale di Teramo, non avrebbe gestito adeguatamente la manutenzione del vano caldaia nel quale si verificò la tremenda esplosione.