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capodanno lettera ciarroni Da piazza Martiri a Madonna delle Grazie. Il viaggio del criticatissimo capodanno teramano, cominciato davanti al duomo è arrivato davanti al santuario dei franvescani, o meglio, di lato al santuario, in quegli uffici della Procura della Repubblica nei quali è stata ufficialmente aperta l'inchiesta su tutta la gestione dell'evento che ha salutato la fine del 2014 e l'ingresso del 2015. Per chiarire tutti gli aspetti organizzativi di una manifestazione costata alle casse della municipalità teramana  quasi 40mila euro, la Procura ha delegato la Guardia di Finanza, con il preciso incarico anche di ricostruire tutto l'iter che ha portato il Comune, e in particolare l'assessore alla Cultura Francesca Lucantoni, ad affidare tutta la gestione dell'evento alla ditta A&W. Tra i particolari da verificare, anche se tra tutte le ditte coinvolte nella manifestazione c'è stata una qualche contribuzione alle campagne elettorali dei partiti  della maggioranza, con un'erogazione liberale, così la legge definisce i contributi dei privati alle campagne elettorali Tanti quindi gli aspetti dei quali  si interesseranno gli uomini delle Fiamme Gialle nell'inchiesta che gli è stata assegnata dalla Procura della Repubblica di Teramo, così come di tutta la gestione delle sponsorizzazioni che, a detta dell'assessore, avrebbero coperto l'intera spesa del  Capodanno, ma per alcune delle quali, pur presenti nei manifesti, non si riuscì ad intuire subito quale fosse l'apporto alla riuscita dell'evento. GUARDA IL SERVIZIO