CONFISCATI BENI A FAMIGLIA ROM PER 1,3 MILIONI DI EURO ANCHE A CIVITELLA DEL TRONTO
Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha eseguito la confisca di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 1 milione e 316 mila euro. L’ingente patrimonio, che apparteneva alla famiglia di etnia rom degli Spinelli – avente più componenti con diversi trascorsi criminali –, è costituito da due fabbricati siti in Pescara, da un compendio sito in Civitella del Tronto (TE) composto da 3 unità immobiliari, con annesse pertinenze, e da nr. 7 autovetture dei membri della stessa famiglia. L’operazione è il risultato di un articolato lavoro investigativo espletato dal personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Anticrimine della Questura di Pescara in collaborazione con il personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara in relazione al disposto di cui al decreto legislativo nr. 159 del 06 settembre 2011, noto come “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”. Il Questore della Provincia di Pescara, vagliati gli esiti della sinergica attività investigativa, formulava all’A.G. la proposta di adozione delle descritte misure di prevenzione patrimoniale, nonché di ulteriori misure di prevenzione di carattere personale. Il Tribunale di Pescara determinava quindi l’emissione dei decreti di confisca in parola. Il D.Lgs nr. 159/2011, come noto, non è limitato ai soli indiziati di appartenenza ad associazioni per delinquere di stampo mafioso o a sodalizi criminali tradizionalmente ritenuti “più pericolosi”, ma può essere esteso a tutte quelle persone che rientrano nella categoria della criminalità comune purchè risulti dimostrata la loro pericolosità sociale nonché la sproporzione tra il valore dei beni posseduti ed i redditi dichiarati, sì da far ritenere che tali beni siano, in tutto o in parte, frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. I soggetti colpiti dai provvedimenti di confisca sono risultati gravati da precedenti penali e segnalazioni di polizia per traffico di stupefacenti, truffa in danno di anziani e reati di tipo predatorio. Per lo Stato erano tutti privi di attività lavorativa lecita. Il Tribunale di Pescara in relazione alla proposta di adozione di misure di prevenzione di carattere personale, disponeva altresì per cinque soggetti la misura della “sorveglianza speciale” con obbligo di soggiorno nel comune di Pescara per tre anni. La descritta attività ha visto intensificare in maniera decisiva le attività sinergiche finalizzate all’aggressione dei patrimoni accumulati illecitamente da parte di componenti di famiglie di etnia rom stanziate in questa provincia e dedite alla commissione di reati di varia natura (furti, estorsioni, usura, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti). L’incisività di tale mirata azione, nell’ambito di diverse operazioni effettuate fin dal 2007, ha consentito di sequestrare e confiscare beni per oltre 37 milioni di euro ed applicare la misura della sorveglianza speciale in capo a 127 persone.
Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa che sarà tenuta presso la Questura di Pescara alle ore 11,00 odierne.