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Lo confesso: da un po' di tempo mi chiedevo che fine avesse fatto Gianni Agostinelli. Politicamente parlando, intendo. L'avevo lasciato assessore terminale del Comune di Teramo, con delega alla pianificazione strategica, all' informatizzazione, all'e-government  e alla polizia municipale, con la precisa intenzione di non ricandidarsi...e per questo non avevo più avuto di lui pubbliche notizie. Insomma, la piazza, l'agorà, non sapeva più dove fosse finito Agostinelli, in quale nuova iniziativa socio-politica-culturale stesse profondendo le proprie forze. So che continua la sua attività finanziaria, avviata e soddisfacente, ma questo attiene al privato (e il privato non mi interessa)... era pubblicamente che mi mancava, mi sentivo orfano della sua capacità di leggere politicamente la realtà e della straordinaria capacità d'impulso che aveva saputo dare alla vita pubblica aprutina...basti pensare al piano strategico, agonizzante prima del suo arrivo, definitivamente tumulato da lui. Mi chiedevo, insomma, come ingannasse il suo tempo lasciato libero dalla politica quello che, tra i tanti, considero il più invisibile tra gli assessori dell'ultimo ventennio teramano, il fedelissimo dell'ex governatore, che l'aveva voluto alla vicepresidenza della Fira (anche se tutti hanno sempre detto che, alla Fira, comanda solo il presidente, ma tant'è). Poi, finalmente...la notizia...seguendo una scia di centrodestra, che su Facebook toccava le pagine di qualche assessore ex an (come Agostinelli), ho scoperto che Agostinelli sarà il fulcro di uno degli eventi politico-mondani più attesi degli ultimi anni: l'inaugurazione di una rinnovata pizzeria, braceria, arrosticineria, ristoranteria, bruschetteria... Ecco dov'era: è passato dall'agorà alla gastronomia...insomma, dalla piazza alla pizza. All'evento mondano parteciperà il gotha della politica di centrodestra, con tanto di Sindaco probabilmente, ex assessori ed ex governatori e l'immancabile vippaio. Non è ben chiaro, al momento, quale sarà il ruolo di Agostinelli nella nuova impresa: non certo cuoco, non certo cameriere, non certo sommelier...spero neanche addetto alle pr, visto che non brilla per giovialità, non resta che la ....pianificazione strategica del locale. Nella speranza che non ci tocchi assistere ad un "Arrosticino 2020". Antonio D'Amore