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La cronaca, purtroppo, ci racconta di un’ennesima tragedia della strada che vede come vittima un ciclista che, uscito per un momento di svago, non farà più ritorno dai suoi familiari. Un 61enne di Spoltore, domenica mattina, è morto falciato da una moto lungo la statale 150. Fatalità? Imprudenza? Di certo l’incidente è accaduto su una delle strade più utilizzate dai cicloamatori della nostra Regione, itinerario addirittura segnalato come percorso ciclabile su strada in una mappa che, anni fa, la Regione Abruzzo pubblicò per pubblicizzare 46 itinerari che sono rimasti solo dei segni su una cartina. Cosa ha fatto, infatti, la nostra Regione per la mobilità ciclistica e il cicloturismo? Se lo chiede, ancora una volta il Ciclat, citando, tra le cose fatte dalla Regione, il percorso costiero Bike to Coast, ha lanciato il progetto di Bike Sharing regione ViaVai, ha stanziato 30.000 euro per il trasporto gratuito delle biciclette sui treni, ha istituito l’assessorato al cicloturismo, ha creato una consulta delle associazioni per la mobilità ciclistica… Tutte cose ottime, sostiene il Ciclat, ma, ad oggi, a parte qualche cartina, diversi progetti, un bel filmato e tante chiacchiere, risultati zero. E siamo qui a piangere una vita umana persa, prosegue il Comitato in una nota, che forse si sarebbe potuta risparmiare se davvero in Abruzzo avessimo realizzato percorsi ciclabili sicuri e messo in sicurezza gli itinerari già utilizzati da tanti ciclisti. Conclude il Ciclat: "Ci stringiamo alla famiglia del povero ciclista che ha perso la vita per una passione che accomuna migliaia di abruzzesi, e chiediamo con forza alle istituzioni di fare ognuna la propria parte perché fatti del genere non accadano più; e non si debba, tra qualche mese, tornare a scrivere di lutti dovuti a progetti mai realizzati e promesse mai mantenute".   cartina itinerari bici-61